Laghetto faentino in prossimità della scuola
La scuola è incominciata, almeno per noi insegnanti e allora eccomi qui , nuovamente a Faenza . Le vacanze hanno aggravato la mia mania di fotografare quasi qualunque cosa e perciò mi ritrovo a immortalare i riflessi nelle acque del laghetto, quello vicino alla scuola, che in questa stagione dà il meglio di sé. E intanto alcune riflessioni stanno componendosi nelle anse del mio cervello che, in questi giorni e ancora per pochi altri, è illuminato da luce radente.
Dati di fatto: incontrerò 5 classi nuove ( un provvidenziale part time mi ha evitato un meeting a 9), 5 seconde, e farò conoscenza con più di 100 allievi ( fra i 15 e i 16 anni) che incomincerò a chiamare per nome, senza confondermi, verso aprile. In queste 66 ore dovrò contribuire alla loro educazione come uomini, donne e cittadini, motivarli allo studio e promuovere l’acquisizione di competenze utilizzando la chimica e i suoi concetti come medium . Non ci sono ricette, non c’è certezza di successo perché le dinamiche di un gruppo classe sono diverse ogni anno , il gap generazionale è sempre più profondo e ormai fatico a capire quali argomenti possano veramente emozionare e coinvolgere.
Mi disturba profondamente essere diventata una meteora che compare per un anno nelle
Comunque anche per quest’anno ho: definito gli obiettivi, elaborato i miei progetti, segnato il percorso da seguire per raggiungere le competenze , insomma ho tutto pronto per ricominciare; ho anche indossato un vestito rosa che ha destato scalpore fra le mie colleghe abituate a vedermi in quaresimali completini nero/viola!
Quindi:
buon inizio a tutti quelli che hanno a che fare con la scuola!!!!.
Quanto a me spero di riuscire a tollerare il rosa fino a giugno dell’anno prossimo.
Le ninfee rosa del laghetto