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Riflessioni / scrivi come mangi

Creato il 10 giugno 2012 da Secondo Lucy

Non voglio certo sputare nel piatto dove mangio (o meglio faccio merenda) però girovagando per alcuni blog la domanda sorge spontanea: piuttosto di usare Google Translate per scrivere strafalcioni in inglese non sarebbe meglio ripassare l'italiano? 
Ok, lo so fa decisamente più fashion avere un blog bilingue però ci si imbatte in certe traduzioni che non fanno ben sperare nel nostro sistema scolastico.
RIFLESSIONI / SCRIVI COME MANGINon faccio nomi, ma scrivo dopo avere cercato di decifrare la sezione Aboutdi un blog piuttosto seguito, per qualche minuto leggendo qualche riga scritta in italiano (o almeno quello era l'obiettivo) mi ero convinta che la blogger in questione fosse straniera e avesse tradotto da Google la sua presentazione (sgangherata) nella nostra madrelingua. A malincuore mi sono dovuta arrendere all’evidenza. era tutta farina del suo sacco.
Ricordo ancora la prima esercitazione di composizioni testi all'università e l'orgoglio con scrissi il primo articolo, bocciato dalla professoressa che mi invitava a volare basso perché citazioni, incipit ad effetto e altri artifici retorici era meglio lasciargli a penne ben più navigate della mia. Regola che cerco sempre di tenere bene in mente perché la semplicità paga a maggior ragione se non si padroneggia (ahimè è il caso di molti) la lingua.
Potrei seguire con le esercitazioni di composizioni testi in inglese e la conferma dell’inefficacia dei traduttori online ad essere anche un minimo d’aiuto ma credo sia ben risaputo.
La morale è sempre la solita meglio essere se stessi, scrivere come si è abituatI a fare senza ricercare paroloni per dare una parvenza di chissà che cosa e soprattutto farlo se una lingua la si conosce. 
Per tutto il resto c’è sempre un buon libro di grammatica.

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