Continua silenziosa la mi ricerca di lavoro in cruccolandia,stavolta il piano è senza affanni cercando di provare altre strade inerenti sempre in gastronomia,ma mirando per ditte più grandi dopo l´esperienza che ho alle spalle.
Su 5 curriculum 3 colloqui e 2 prove. A numeri non male.
Stavolta valuto, so dire di no, riesco a gestirmi quando mi trovo in situazioni di merda per un giorno di test/prova.
Ho mirato per una mensa statale,credendo fino all´ultimo di essere presa,poi ho capito il giochetto e me ne sono fatta una ragione. Qui in Germania pagare la giornata di prova è facoltativa per cui cè sempre lo scaltro che mette annunci del cazzo facendo abboccare persone che vanno a provare nella sua ditta,tu credi di aver trovato lui sa benissimo che non ha bisogno di nessuno ,ma verranno molte persone a lavorare per lui anche un solo giorno.
Una manovalanza aggratiss che nell´arco dell´anno ti trovi con 1/3 del lavoro svolto da persone che effettivamente non hai pagato. Ieri invece ho fatto una prova in un altheim(casa di riposo).
-In una ditta grossa,non hai problemi di pagamenti,almeno questo dovrebbe funzionare.
L´appuntamento era alle 7 alla reception dove qualcuno mi doveva venire a prelevare,ma si sono visti dopo 40 minuti. E dopo un ora di viaggio per arrivare ed alzataccia alle 4,30 il mio stato mentale era devastato.
Due signore tedesche con un Trojan addosso,mi prelevano.
Onde evitare fraintendimenti le donne tedesche che ho conosciuto io in questi anni, sono donne operaie sfruttate (anche loro) donne che gestiscono richieste esterne pressanti e frustranti. Sono anche razziste e patriottiche che gli rode il culo che gli stranieri vengono a lavorare nella loro terra.
Ma è bene ricordare a queste signore che Monaco l´abbiamo costruita noi italiani , quando i nostri italiani emigrarono qui hanno dato sudori e fatiche , dando un contributo alla crescita di quella che è oggi la principale potenza economica europea.Il lavoro andava bene fino a quando non ho aperto bocca, con il mio tedesco maccherronico e accento all´italiana.
Ah non sei tedesca! sorrido io -giammai! (dico nel mio cervello in pappa.) Sono un italiana! Sembrava il ritornello della canzone di Cotugno.
In meno di dieci minuti hanno incominciato a farmene di tutti i colori,complice la competizione, associata all’antipatia o gelosia nei miei confronti.
Tu lettore italiano che ti trovi in Germania, se stai subendo qualcosa di simile meglio scappare,cercare altrove,non è un lavoro che porta sempre dei buoni frutti.In questo caso io sono per loro la vittima di cui ho una condizione lavorativa ancora precaria, facilmente ricattabile con assegnazione di compiti dequalificanti. Ormai dopo anni di esperienza ho il fiuto per queste cose capisco quando vale la pena rimanere, quando è meglio dartela a gambe levate,perchè queste e donne del cazzo non cambieranno mai atteggiamento nei tuoi confronti.
Quindi mi sono tolta il grembiule fottendomi di non aver completato le otto ore di prova .Auf Wiedersehen!!! Non voglio spaventarti... Tu che chiudi le valigie per venire in Germania,la mia è solo frutto dell´esperienza personale vissuta e sopratutto per quel che concerne la gastronomia.
Sto ancora cercando lavoro anche se sabato ho ricevuto la lettera dall´ufficio collocamento e in tutto questo anno travagliato mi sono presa la disoccupazione a piccole dosi per cui già i primi di luglio rimarrò senza.
Sono sempre fiduciosa,sono ancora trenta giorni e posso trovare lavoro, poi mi sa che alla fine si ripete lo stesso copione stretta dai giorni riesco ad acchiappare la prima cosa che mi viene a tiro.
Ed io che faccio in questi momenti di stress?
[vedi foto]
1. Sto ai fornelli
2. preparo dolci
3. preparo cene in terrazzo
4. vado a prendermi cappuccini al bar con lo smalto nero
5. rivedo il mio look
6. mi diletto all´uncinetto (fiocco)
7. mi faccio i selfie
8. faccio colazione davanti al pc
9. sto impazzendo per lo yoghurt La Fermière
Credit : frame mini polaroid by haniz-eyecandy