Riforma delle Province: bocciato il Governo Monti.

Anno 1981, in primavera, Università degli Studi di Torino, sede della facoltà di Giurisprudenza a Palazzo Nuovo: a conclusione del 1° anno di corso, sto sostenendo l'esame di Diritto Costituzionale.Ho studiato sul "mitico" testo di Costantino Mortati ed ho seguito le lezioni del Professor Franco Pizzetti (che poi, anni dopo, tra le altre cose, ricoprirà anche l'incarico di Presidente dell'Autorità Garante per la Privacy).E' lo stesso Professor Pizzetti che conduce l'esame.
Qualora mi domandasse se una riforma organica e di sistema dell'assetto istituzionale delle Province possa essere effettuata dal Governo con un semplice Decreto Legge ed io rispondessi di si, verosimilmente mi caccerebbe dall'esame costringendomi a ripeterlo.Anno 2013, in estate, Roma: la Corte Costituzionale dichiara illegittima la riforma dell'assetto istituzionale e di sistema delle Province (compresa la riduzione del loro numero) disposta dal Governo Monti. Non si può fare una cosa del genere, sentenzia la Corte, utilizzando lo strumento del Decreto Legge.Sintesi: ciò che era perfettamente chiaro ad uno studente di Giurisprudenza a conclusione del 1° anno di corso era del tutto sconosciuto ai Professori del Governo Monti.Ma l'Europa (e la demagogia) premevano.....