Riforme pensioni, Camusso contesta
Il leader Cgil: ‘Riforma irragionevole’
Un duro atto d’accusa quello lanciato da Susanna Camusso nei confronti del governo Monti. Per il numero uno della Cgil ‘la manovra non contiene misure tese a combattere la recessione’. Lo ha dichiarato in occasione di un convegno promosso dalla Cgil del Veneto e tenuto sabato mattina presso il teatro Ruzzante di Padova.
Questa la ricetta anti-crisi di Camusso, snocciolata in una intervista rilasciata al Corriere della Sera : ‘Avremmo introdotto forme serie di prelievo sulle grandi ricchezze e non misure così leggere che rasentano la trasparenza. Avremmo messo un sano tetto alle retribuzioni più alte e alla pluralità di incarichi pubblici e cumuli multipli tra stipendi e pensioni d’oro. E avremmo fatto cose più incisive sull’evasione, solo per fare qualche esempio’.
‘ Tra i lavoratori e i pensionati che frequento io non c’è nessuno che trovi la riforma Fornero ragionevole‘ continua Camusso. ‘C’è una straordinaria sottovalutazione e una supponenza impressionante da parte del governo nel non capire le conseguenze di questa riforma, che rappresenta un intervento brutale sui prossimi 6-7 anni per tante persone che non potranno accedere alla pensione e non avranno un sussidio. C’è un livello di aggressione nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che, fatto da una donna, stupisce molto‘.