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Rigorosamente in ordine sparso

Creato il 02 settembre 2010 da Pioggiadinote

Rigorosamente in ordine sparsoQuest’estate il bianco va per la maggiore, almeno chez moi. Sa esercitare su di me una suggestione dal potere calmante e fecondo insieme; è un colore pulito, ben dispone. Ne ho ritrovata la luminosità più o meno opaca in alcuni spettacoli visti in questo periodo, Balli in bianco, Tragedia biancovestita, Atto bianco.

Mi piace brillante, accecante come la luce del sole, come un lampo e come ogni fonte splendente che rischiara la notte, e anche quando brilla di luce non sua, di riflesso. E mi piace opaco e lattiginoso, e sporcato di grigio e di giallo, e ancora finché non diventa beige e indefinito.

Così, nella sua gamma di sfumature, è il colore degli abiti estivi, del latte di mandorla, di molti edifici delle piazze di De Chirico e di oggetti e vasi nelle nature morte di Morandi, che più che bianchi son velati di bianco, e che a loro volta mi fanno venire in mente altre immagini meno bianche ma altrettanto pure e rigorose: alcune cose di Moroni, Chardin. E poi colora le forme: il marmo di Bernini e Canova e le facciate del Borromini. Cos’altro? Rigorosamente in ordine sparso: le abbazie cistercensi (Fossanova, ad esempio), il melone giallo (bianca è la sua dolce polpa),  le scogliere della Côte d’Albâtre.

E infine: 

 

Dare you see a Soul at the “White Heat”?
Then crouch within the door -
Red – is the Fire’s common tint -
But when the quickened Ore

Has sated Flame’s conditions -
She quivers from the Forge
Without a color, but the Light
Of unannointed Blaze –

Least Village, boasts it’s Blacksmith -
Whose Anvil’s even ring
Stands symbol for the finer Forge
That soundless tugs – within - 
 

Refining these impatient Ores
With Hammer, and with Blaze
Until the Designated Light
Repudiate the Forge.

E. Dickinson

Osi vedere un’Anima al “Calor Bianco”?
Allora rannicchiati dietro la porta -
Rossa – è la tinta comune del Fuoco -
Ma quando l’eccitato Metallo

Ha saziato la condizioni della Fiamma -
Lei esce fremendo dalla Fucina
Senza colore, tranne la Luce
Di una Vampa profana -

Il più piccolo Villaggio, vanta il suo Fabbro -
Della cui Incudine l’incessante tintinnio
Assurge a simbolo di una Fucina più sottile
Che senza suono batte – dentro -

Raffinando questi impazienti Metalli
Col Martello, e con la Vampa
Finché la Luce Designata
Ripudia la Fucina -

Rigorosamente in ordine sparsoTraduzione di I. Ierolli

 



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