Non sono affatto sorpreso che la rilettura di un tale romanzo sia sempre così ricca. Ci sono certe opere e autori che mantengono intatta la loro energia. Qui abbiamo le automobili, là le carrozze.
Qui la coca-cola, là il tè e il samovar.
Qui l’email, là le lettere.
Eccetera eccetera.
Come dicono quelli che se ne intendono (non io quindi): è un giallo anomalo, poiché sappiamo chi è l’assassino, ne conosciamo nome, cognome e assistiamo al duplice omicidio. È una riflessione sulla Russia che si muove verso la modernità, e molto altro ancora. L’aspetto migliore di queste storie è che si ritrovano concetti che ancora adesso, fanno parte della discussione quotidiana (o quasi).
Per loro non è l’umanità che attraverso lo sviluppo storico, attraverso il cammino della vita, percorso sino in fondo, si trasformerà finalmente, da sola, in una società giusta; ma è il sistema sociale che, balzando fuori da chissà quale mente matematica, metterà ordine in tutta l’umanità, rendendola in quattro e quattr’otto proba e senza peccato, al di fuori di qualsiasi vitale processo storico!
C’è la letteratura, e l’intrattenimento. E attenzione, in questa seconda categoria ci finiscono dritti come un treno espresso tanti eroi che occupano classifiche e trasmissioni televisive. Non basta scrivere, o scrivere cose che aprono gli occhi e la mente, come si dice, per fare letteratura. Non piace intrattenimento? È troppo ingiusto?
D’accordo, usiamo un altro termine, cerchiamolo ma non cambia di una virgola la realtà. Ci sono libri che hanno un maggiore peso, dove la realtà non è una superficie dove riflettere le proprie idee, e avere così la conferma che sono proprio giuste. Ma un pozzo dove scendere per trovarsi faccia a faccia con il mistero dell’uomo.
Un lavoraccio non per tutti…