Sono molte le persone che soffrono di problemi allo stomaco come il bruciore, l’acidità, il senso di pesantezza e il gonfiore addominale, ma prima di ricorrere ai farmaci, spesso impiegati con troppa leggerezza, vale la pena provare con i rimedi naturali.
La fitoterapia, infatti, per quanto riguarda i problemi più comuni dell’apparato gastrointestinale può essere veramente una valida alleata, non solo come trattamento per i disturbi in corso, ma anche come prevenzione. L’utilizzo di rimedi naturali ad hoc, senza tralasciare le buone abitudini alimentari, porta generalmente ad un miglioramento dei disturbi. Si possono trattare, infatti, diversi malesseri, dall’acidità di stomaco sino ai problemi intestinali più seri. Quando si presenta una
sensazione di acidità o di bruciore all’altezza della bocca dello stomaco, il primo indiziato sulla lista dei sospetti, è senza dubbio l’alimentazione scorretta o inadeguata rispetto a quelle che sono le esigenze del proprio organismo. Ad esempio, l’abuso di sostanze eccitanti come il caffè o di sostanze zuccherine, ma anche il consumo eccessivo di alimenti grassi e proteici, favoriscono il fenomeno dell’acidità. Chiaramente, possono intervenire anche altri fattori, come lo
stress e la tensione nervosa, senza tralasciare alcuni farmaci come gli antinfiammatori e l’aspirina. Tra i rimedi naturali, quelli a base di
papaya e zenzero sono tra i più efficaci.
La papaya, infatti, è particolarmente utile in caso di disturbi allo stomaco. Si tratta di un frutto tropicale ricco di principi attivi, in grado di favorire la digestione grazie ad un enzima, la papeina, che stimola la secrezione dei succhi gastrici. Inoltre, facilitando la demolizione dei grassi, la papaya migliora l’assimilazione dei cibi e aiuta a combattere diffusi fastidi intestinali quali colite, flatulenza, stitichezza. Per evitare il bruciore di stomaco e l’acidità si consiglia di bere mezzo bicchiere di succo di papaya mezz’ora dopo aver mangiato. Anche la frutta essiccata è un’ottima alternativa.
Lo zenzero è noto per le sue proprietà carminative. Questa preziosa radice originaria dell’Asia orientale, che ha l’aspetto di una canna con grossi rizomi orizzontali tuberosi, molto aromatici e dal profumo canforato, è capace di agire efficacemente su tutto l’apparato digerente. Numerosi studi, inoltre, hanno dimostrato come questa pianta agisca alleviando i sintomi dell’infiammazione della mucosa gastrica dovuta alla gastrite, spesso associata all’acidità di stomaco e al bruciore.
Il gonfiore alla pancia può creare davvero molto fastidio e imbarazzo in chi ne soffre ed è legato alla presenza di gas in eccesso nell’addome, che causa spasmi e tensione. Si tratta di un problema estremamente diffuso, che colpisce più del 10% degli italiani. Il gas nel tratto digerente è riconducibile all’ingestione di aria o alla produzione da parte dei batteri presenti nel colon. Gli alimenti che provocano la formazione di gas sono quelli che contengono i carboidrati, gli zuccheri (raffinosio, il lattosio, il fruttosio e il sorbitolo) e le fibre solubili. Un rimedio molto efficace è
il carbone vegetale, noto per la sua notevole proprietà di assorbire gas del tratto gastroenterico. Si consiglia, infatti, come coadiuvante per i trattamenti di aerofagia, coliti, fermentazioni intestinali e gonfiori addominali. Si trova facilmente in
erboristeria o nei grandi supermercati sotto forma di capsule, tavolette, compresse o come componente di integratori alimentari. Dopo un pasto abbondante può capitare di avvertire
una sensazione di pesantezza. Questo disturbo è legato al consumo eccessivo di cibo, soprattutto di grassi che rallentano la digestione, ma può essere legato anche all’abuso di alcol o fumo. Anche in questo caso, i rimedi naturali non mancano. Ad esempio, le
tisane di tiglio, altea, camomilla, e malva sono particolarmente efficaci in caso di indigestione. Si trovano facilmente in erboristeria.