il consiglio di Federica De MasiSummary:
L’odio e l’avidità si possono combattere solo con l’amore e il coraggio. Una furia positiva per Rio 2096 – Una storia d’amore e furia, l’esordio di Luiz Bolognesi.
Il Brasile è al centro del mondo in questi giorni. Non è necessario essere appassionati di calcio per accorgersene, perché i Mondiali Fifa alimentano non solo le rubriche sportive, ma anche quelle di cronaca documentando la difficile situazione che accompagna le popolazioni più povere, costrette a spostarsi dalle proprie comunità per facilitare e mettere in sicurezza l’affluenza degli spettatori in occasione della manifestazione sportiva. Anche il cinema made in Brazil si è occupato di descrivere la situazione precaria di questo paese, in bilico fra povertà, corruzione, delinquenza e traffici di droga, che come scrivono alcuni economisti sarà una delle future potenze economiche che sboccerà totalmente nel 2050.
Fresco di vittoria al Annecy International Animated Film Festival Rio 2096 – Una storia d’amore e furia racconta l’evoluzione della nazione brasiliana lungo l’arco di 600 anni, con di sfondo una storia d’amore e di orgoglio contro le crudeltà del potere. All’inizio di tutto, ”Brasile” era solo il nome di un albero e il territorio su cui oggi sorge Rio de Janeiro, quando era popolato dagli indios Tupinambas. Un uomo tra loro, il guerriero indio Abeguar, venne prescelto dal destino e dagli dei per condurre la sua gente “alle terre libere dal male”. Un eroe immortale che assiste allo sviluppo del proprio paese dal 1500 fino al 2096, passando per quattro dei momenti cruciali della storia brasiliana (tre realmente accaduti): dalla guerra tra francesi e portoghesi, dai campi di cotone degli schiavi, dalla dittatura militare del ’68 fino alla guerra per l’acqua del prossimo futuro. La sua missione è combattere contro l’avanzata inarrestabile del buio e dell’odio, armato solo dell’amore per Janaìna e della vocazione a non arrendersi mai.
Rio 2096 mischia il racconto epico a quello futuristico più vicino alla fantascienza e al cyberpunk. Il regista e sceneggiatore brasiliano Luiz bolognesi, qui al primo lungometraggio, ha dipinto un affresco denso di avvenimenti, che grazie all’animazione ha potuto descrivere nel migliore dei modi: ”Ho sempre amato la storia del Brasile, ma non sono molti i film che riflettono sugli aspetti anche più avvincenti del nostro passato, come invece si fa in Francia o negli Stati Uniti. Voglio parlare del mio Paese in un modo che i giovani comprendano che la nostra storia è piena di amore e furia“. Un patriottismo culturale che vuol far risollevare il paese anche grazie alla VII arte, proponendo attraverso l’intrattenimento un messaggio positivo e di coraggio. Bolognesi, che ha lavorato al film per più di 6 anni, avvalendosi dell’ accurato lavoro di ricerca di storici ed antropologi e contanti anche sulla preziosa partecipazione di HBO. Un vero e proprio kolossal dell’animazione, costato 4 milioni di dollari, che porta sullo schermo quattro epoche diverse, che si preannuncia come un epic-scifi movie con i fiocchi e che arriverà in sala da noi il 3 luglio distribuito da GA&A.
di Federica De Masi per Oggialcinema.net