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Risotto agli asparagi di Cimadolmo e tuma del trifulau

Da Sorelleinpentola
E' arrivata la primavera. Davvero? Hmmm, sul calendario si, 21 marzo primo giorno di primavera.
Eppure. Eppure l'aria è ancora fredda, in alcune città italiane continua a nevicare, a piovere ed io non ho ancora abbandonato il mio piumino blu.
In giardino si vede qualche fiore che ha voglia di sbocciare ma  con molta calma!
Vabbè, entriamo in cucina e vediamo la natura cosa ci offre oggi.
Asparagi verdi, bellissimi! Di queste zone, eh! Non del Cile e del Perù.
I primi asparagi di Cimadolmo, nella campagna trevigiana. Praticamente a due passi da casa.
E cosa vi propongo? Un piatto che amo. semplice, avvolgente, caldo, confort food.
Un risottino fatto con ingredienti di grande qualità. Cominciando proprio dal burro. E che burro!
Continuando con gli asparagi  appena nati e terminando con un formaggio che adoro e dona quella nota decisa al piatto, la tuma del trifulau.
(Il trifulau è il contadino di Langa che di notte si aggira con il suo cane nei boschi e sulle colline alla ricerca dei preziosi tartufi. Inventando questo formaggio, Beppino Occelli ha abbinato, per primo, alla tuma di Langa un tesoro della natura: il tartufo nero.)
Curiosi di seguirmi in cucina?   Risotto agli asparagi di Cimadolmo e tuma del trifulau
Ingredienti: per 4 persone
250 gr di riso carnaroli
1 mazzo di asparagi verdi di Cimadolmo
1 cipolla bianca
brodo vegetale
1 bicchiere di vino bianco secco
50 gr di Tuma del trifulau Occelli
40 gr di burro Occelli
30 gr d'olio evo
In una casseruola fate imbiondire la cipolla tagliata a cubetti con il burro e l'olio.
Nel frattempo pulite gli asparagi dai filamenti, lavateli e tagliateli a pezzetti. Uniteli alla cipolla e fate rosolare bagnando con il brodo vegetale. Quando si saranno inteneriti, aggiungete il riso e mescolate, sfumando con il vino bianco. Lasciate sfumare e continuate la cottura a fuoco medio, bagnando con brodo vegetale fino a quando il riso non sarà cotto. A cottura ultimata unite la tuma del trifulau tagliata a pezzetti e mantecate energicamente. Potete unire una noce di burro (alla mantecatura).
Servite in tavola e gioite! Un piatto semplice, de campagne, con un gusto meraviglioso.


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