Lo scorso weekend sono stata a Firenze (città davvero stupenda) e sfogliando il giornale del frecciarossa su cui stavo viaggiando ho trovato questa ricetta che vi voglio proporre in questa giornata grigia e fredda. Ringrazio Trenitalia per averci fornito l’idea.
Risotto al tè nero
150 g di riso Carnaroli;
2 carciofi cimaroli a purea;
50 g di purea di more;
35 g di panna;
75 g di albumi;
2 scalogni tritati;
200 g di tè nero (io consiglio un Assam o di origine africana);
5 biscotti Gentilini;
spicchio d’aglio;
mentuccia;
sale;
olio;
pepe;
brodo vegetale;
burro;
grana padano
Cuocete a bagnomaria la purea di carciofi con la panna e gli albumi. Quando si è un po’ rappreso, salate, pepate e mescolate con il frullatore.
Preparate il tè tenendo le foglie di infusione per una decina di minuti. Calcolate circa un litro d’acqua.
Sbriciolate i biscotti e insaporiteli con la mentuccia tritata. Preparate un fondo di scalogno e aglio tagliati finemente in una casseruola con un filo d’olio. Aggiungete il riso e tostatelo. Unite man mano il tè e il brodo vegetale, precedentemente sciolto. Mantecate infine con burro e grana.
Sistemate il risotto su un piatto piano. Con l’aiuto di uno stampino (o di un bicchiere) create un disco di biscotti e versate la spuma di carciofi, una venatura di purea di more e un filo d’olio.
Ammetto che la ricetta è molto audace, però si può adattare a varie esigenze. I più tradizionalisti possono tenere buono solo io riso cotto nel tè nero mentre altri possono provarla in toto.
Tornando a Firenze, se volete sapere dove comprare il tè guardate qui