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Risotto alla Verdi

Da Sciusciu

Questo è l' anno che vede tutti i teatri d’Italia e del mondo celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, grande musicista e sommo drammaturgo, divenuto simbolo immortale di italianità e di libertà.
Ma Verdi, oltre ad essere uno dei compositori più famosi e apprezzati al mondo, era anche un raffinato cultore del buon cibo. In particolare, amava uno dei piatti italiani per eccellenza: il risotto, piatto in cui non faceva mai mancare uno degli ingredienti principe della sua terra: il Parmigiano Reggiano.

Da ingredienti semplici nascono cose straordinarie....

Per celebrare il Grande Maestro e il suo legame ai prodotti tipici del territorio, lo chef francese Henry-Paul Pellaprat, allievo di Escoffier, gli dedicò un risotto che in suo onore prese il nome di “Risotto alla Giuseppe Verdi”.Il cuoco prese ispirazione dalla ricetta originale del risotto che preparava spesso il musicista,arricchendolo ulteriormente con asparagi e panna.Una ricetta che si è tramandata fedelmente nel tempo e rimane ancora nei menù rappresentativi della Bassa Parmense.

Risotto alla Verdi

Risotto alla Verdi

 

350 g di riso carnaroli

80 g di burro

150 g di funghi coltivati

100 g di punte di asparagi

100 g di Prosciutto di Parma

80 g di pomodori pelati

un po' di panna da cucina

1 litro di brodo di carne

Parmigiano Reggiano grattugiato

½ cipolla affettata fine

 

Pulire e tritare la cipolla. Pulite poi i funghi e affettateli.Lavate gli asparagi, tagliate via i gambi e fate cuocere le punte in acqua bollente per 5 minuti.Tagliare il prosciutto a listarelle e i pomodori pelati a cubetti.

Ponete in una padella metà del burro e aggiungete la cipolla tritata finemente.Aggiungere quindi i funghi, il prosciutto, gli asparagi, ed i pomodoro a cubetti. A questo punto versate nel condimento il riso e fare tostare a fuoco vivace per un minuto, continuando a mescolare. Versate il brodo, uno o due mestoli alla volta, aspettando che questo si assorba, mentre continuate a mescolare, prima di aggiungere altro brodo. Versate adesso la panna e rimestate.

Completare la cottura, togliere dal fuoco e amalgamare con il burro rimasto ed il parmigiano. Servire subito.

 

Curiosità:

Ricetta originale del risotto preparato da Verdi:

 

Nel settembre 1869 ne detta la ricetta a Giuseppina, per inviarla a Camille du Locle, impresario dell’Opéra di Parigi e suo traduttore in francese.

 

Scriveva Verdi:
Mettete in una casseruola due oncie di burro fresco; due oncie di midollo di bue, o vitello, con un poco di cipolla tagliata. Quando questa abbia reso il rosso mettete nella casseruola sedici oncie di riso di Piemonte: fate passare a fuoco ardente (rossoler) mischiando spesso con un cucchiaio di legno finchè il riso sia abbrustolito ed abbia preso un bel color d’oro. Prendete del brodo bollente, fatto con buona carne e mettetene due o tre mescoli (deux ou trois grandes cuilleres à soupe) nel riso. Quando il fuoco l’avrà a poco a poco asciugato, rimettete poco brodo e sempre fino a perfetta cottura del riso. Avvertite però, che a metà della cottura del riso (ciò sarà dopo un quarto d’ora che il riso sarà nella casseruola) bisognerà mettervi un mezzo bicchiere di vino bianco, naturale e dolce: mettete anche, una dopo l’altra, tre buone manate di formaggio parmigiano grattato (rapè). Quando il riso sia quasi completamente cotto, prendete una presa di zafferano che farete sciogliere in un cucchiaio di brodo, gettatelo nel risotto, mischiatelo, e ritiratelo dal fuoco, versatelo nella zuppiera.
Avendo dei tartufi, tagliateli ben fini e spargeteli sul risotto a guisa di formaggio. Altrimenti mettetevi formaggio solo.
Coprite e servite. 


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