Il costo della benzina continua ad aumentare e chi usa la moto con frequenza deve fare bene i propri conti. Inoltre anche pneumatici e freni tendono a consumarsi rapidamente se utilizzati con poca attenzione. Esistono già tante guide online che trattano l’argomento della guida parsimoniosa in termini di consumo di carburante, ma non ne ho trovato nessuna che si preoccupasse ugualmente del risparmio dei pneumatici e dei freni. Essendo argomenti strettamente collegati fra loro, ecco a voi un tutorial sulla conduzione parsimoniosa della moto. Attraverso l’adozione di uno stile di guida accorto, e di conseguenza anche più sicuro, è possibile ridurre di molto il consumo di questi tre componenti. Come conseguenza indiretta di tale stile di guida responsabile, anche il motore della nostra moto subirà dei benefici.
Ridurre il consumo di benzina
Il consumo di carburante varia principalmente in base alla velocità: più si va forte, più si consuma. Ma c’è da fare qualche precisazione. Per esempio, certe moto particolarmente potenti, come le grosse sport-tourer, rendono meglio a velocità autostradali, in quanto i loro motori sono stati progettati per questo tipo di utilizzo. Usandole in ambienti trafficati e più lenti, il motore tenderà a lavorare in condizioni non ottimali consumando anche di più. Ma in generale possiamo affermare che ad una velocità più bassa corrisponde un consumo di carburante minore. Ovviamente va sempre utilizzato il rapporto migliore, per evitare che il motore lavori su di giri o al contrario troppo giù di giri. A questo proposito, io vedo moltissimi motociclisti che tengono costantemente il motore dei loro mezzi su di giri, anche a velocità ridotte. Significa che viaggiano utilizzando i rapporti più corti, provocando ovviamente un maggiore consumo di carburante e una maggiore usura del propulsore. Non ha senso tenere il motore di una moto a quattro cilindri, notoriamente molto fluido ed elastico, a 5000-6000 giri in prima o seconda marcia. Sarebbe decisamente più sensato utilizzare una marcia più lunga. I motori monocilindrici e bicilindrici sono generalmente meno fluidi di quelli a 3-4 cilindri, perciò può essere necessario mantenerli ad un regime di rotazione più alto, ma sempre senza esagerare.
In sostanza il consumo di carburante è strettamente legato all’utilizzo del cambio. Le marce lunghe sono preferibili in un’ottica di risparmio. Poi c’è modo e modo di girare la manopola del gas. Non è necessario spalancarla ogni volta che si fa un sorpasso o si riparte da uno stop. È preferibile ruotare la manopola lentamente, passando al rapporto successivo appena possibile, in modo tale che il propulsore non lavori a regimi di rotazione elevati. Inoltre, mantenere le distanze di sicurezza aiuta a consumare meno, in quanto si riducono le chiusure e le riaperture dell’acceleratore. Se invece si procede appiccicati al veicolo che ci precede, oltre a rischiare di tamponarlo nel caso in cui quest’ultimo freni o compia una manovra inaspettata, ci si ritroverà a chiudere e riaprire la manopola del gas molto spesso. Un’andatura fluida, dove la velocità rimane il più possibile costante, riduce il consumo di benzina. In autostrada e sulle strade veloci è comunque bene non correre troppo. Ricordiamoci che all’aumentare della velocità aumentano pure i consumi. Il rapporto non è lineare, nel senso che quando la velocità diventa molto elevata, i consumi aumentano in maniera quasi esponenziale. Esempio pratico: a 100 km/h possiamo ipotizzare un consumo di 22 km/l; a 200 km/h il consumo non sarà di 11 km/l, ossia la metà, ma molto più elevato! Questo fenomeno è più accentuato nelle moto non dotate di carene.
Strettamente collegata al consumo di benzina è la pressione degli pneumatici. Viaggiare con pneumatici sgonfi provoca consumi maggiori, oltre a rendere la moto o lo scooter meno maneggevole. Meglio comunque non esagerare con la pressione di gonfiaggio, viste le condizioni delle nostre strade. Le buche e le imperfezioni dell’asfalto danno più fastidio quando gli pneumatici sono molto gonfi. Molto importante è aumentare leggermente la pressione della ruota posteriore quando si ha un passeggero a bordo, oppure quando si viaggia da soli ma con la moto carica di bagagli. Uno pneumatico poco gonfio produce più attrito nel contatto con l’asfalto, il che si traduce in un maggior consumo di carburante. Persino la sospensione posteriore ha un ruolo nei consumi. Quando si viaggia con passeggero è bene indurire l’ammortizzatore posteriore, così la moto manterrà un assetto maggiormente aerodinamico e non tenderà a “sedersi”. (Ricordate inoltre di regolare l’inclinazione del faro anteriore prima di far salire il passeggero, altrimenti abbaglierete chi incrocia la vostra strada!)