Spesso quando un nostro lavoro o una nostra azione devono essere giudicati da un’autorità, ad esempio in un esame o dopo che facciamo una manovra azzardata in macchina, di fronte ad un giudizio che non condividiamo, reagiamo in maniera totalmente inadeguata, a volte anche mancando di rispetto a delle istituzioni. Per questo motivo, penso che le istituzioni debbano essere difese con delle forti campagne sociali, magari partendo dalle scuole, potenziando i corsi di educazione civica nelle classi.
I comportamenti irrispettosi, negli ultimi anni, sembrano moltiplicarsi a vista d’occhio, ad esempio nello sport, con continui attacchi ai direttori di gara, ma i maggiori colpevoli di scarso spirito istituzionale sembrano essere sempre di più i politici, di entrambi gli schieramenti.
L’episodio più lampante è avvenuto dopo il 7 ottobre 2009, data nella quale la Corte Costituzionale ha a respinto il Lodo Alfano, la legge, voluta dal Governo Berlusconi IV, prevedeva la sospensione dei processi per le quattro più alte cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quando dovette promulgare la legge, vedendone un contrasto con l’Articolo 1 della Costituzione (che in sostanza dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge) mandò la legge alla revisione da parte della Corte Costituzionale, l’organismo, voluto dai nostri padri costituenti, ha il compito di accertare la legittimità delle legge fatte dal Parlamento.
La corte decise che la legge era Anticostituzionale, tale decisione non fu presa bene dalla maggioranza e dal Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, le reazioni furono molto violente, furono accusati di faziosità il Capo dello Stato e i giudici della Consulta.
Una delle cose più gravi in una democrazia è accusare degli organismi così importanti, con queste gravi illazioni si rischia di destabilizzare la nostra struttura democratica. Ogni cittadino che prende una multa, oppure che è giudicato colpevole da un giudice, potrà di conseguenza contestare all’autorità di essere faziosa e di avere dei pregiudizi di qualsiasi natura. I nostri padri fondatori hanno deciso di munire la nostra Repubblica di vari organi di controllo, questo per non far scivolare il Paese nell’autoritarismo.
Ma anche dall’opposizione non sono mancati attacchi alla Presidenza della Repubblica, soprattutto dall’ Italia dei Valori, Napolitano è spesso accusato di essere troppo accondiscende alle scelte del governo, dopo l’approvazione in parlamento di quasi ogni legge il Capo dello Stato è incitato a non firmarla e di conseguenza a rimandarla alle Camere.
I continui tentativi di tirare per la giacca le Istituzioni, verso la propria parte, fa capire a che basso livello sta scendendo la politica, questo fornisce un cattivo esempio ai cittadini e potrebbe causare un decadimento della nostra democrazia.