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Rispetto per Melania Rea.

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Rispetto per Melania Rea.Dal giorno in cui abbiamo appreso dell’omicidio di Melania Rea ognuno ha avuto, come al solito il tempo di formulare una propria opinione sull’accaduto, opinione più o meno forzata dai media e dalla loro propensione a spettacolarizzare, come è successo per Sarah Scazzi, Yara Gambirasio e tante altre giovani donne assassinate, i fatti di cronaca più gravi e ingiustificabili.

Non è mia intenzione ripercorrere qui le vicende di questo tragico omicidio, anche perché non sarei obbiettiva e comunque non sono una giornalista. L’immagine di Melania, le foto che ho visto sui giornali, restano talmente impresse nella mia mente che mi ritrovo con la sensazione di averla conosciuta. Non capita anche a voi, che i volti delle donne uccise diventino per voi volti familiari?

A parte lo stupore dei giornalisti che gridano alla scoperta come fosse un fatto di portata straordinaria, “ad ucciderla è stato il marito!”, mi sconvolge oggi leggere i testi dello scambio di messaggi fra Stefano Parolisi e la sua amante. Stamattina ho cliccato su di un titolo, questo,  trovato sulla pagina online di Repubblica e mi sono ritrovata a leggere qualcosa che non volevo leggere e che trovo irrispettoso si trovi alla portata di tutti. Non si tratta di questioni legate alla mafia, alla politica nazionale, ma di messaggi facebook mandati di nascosto fra due adulti, uno dei quali sposato e padre di famiglia. Non sottolineo questo per giudicare, sottolineo semplicemente il contesto.

Perché metterci al corrente dei dettagli? Sarà mica per metterci a disposizione i motivi per cui Parolisi ha (probabilmente) compiuto quell’orribile gesto? Non ci sono mai buoni motivi per ammazzare, non ci sono buoni motivi per ammazzare una donna, non ci sono motivi per aggredire o uccidere tua moglie, la madre di tua figlia. Ho la sensazione che ci vogliano raccontare questa storia come si trattasse di una soap opera, una storia di gelosie e adulterio che ha condotto alla cieca follia i protagonisti fino a portarli al tragico epilogo.

Non mi piace che la morte di una donna innocente venga raccontata in questo modo, trovo fuori luogo la pubblicazione di quegli scambi privati su di un tema, un problema privato, che non essendo stato gestito civilmente ha probabilmente portato alla morte di Melania.Si occupi delle prove chi si occupa di giustizia.

Ma perché ucciderla due volte, calpestando il rispetto per lei e per la figlia oggi bambina che un giorno avrà accesso a questi articoli e materiali e dove sua madre viene menzionata con l’appellativo “quella”? Perché raccontare come gossip le ferite di una situazione così drammatica?  Per attenuarla, trasformarla in spettacolino mediatico forse.

La cultura del gossip rende la nostra società ancora più malata e sta fagocitando il vero mondo dell’informazione; questo modo di raccontare i pregressi di un omicidio mi sconcerta. Voi cosa ne pensate?

Io chiedo rispetto per Melania.

Ma perché è così difficile restare umani?



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