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Risposta a un giovane docente

Creato il 08 maggio 2011 da Nicolaief

A proposito della prof/ssa condannata a due anni di reclusione:A Palermo.

Non so che cosa ne pensino i genitori del ragazzino sottoposto alla violenza verbale e fisica, ma non voglio entrare nel merito della sentenza, rilevo che c’è un falso pedagogismo raccattato tra le pieghe dei talk show o degli scoop mediatici, responsabili
per la loro parte del degrado della scuola e del fango gettato a piene mani sui docenti , secondo le direttive di chi da ventanni “governa” la scuola.
Lei che, a quanto intuisco, è un bravissimo insegnante, per mantenersi coerente e imparziale nel suo ruolo, dovrebbe costituirsi parte civile in difesa del ragazzo oggetto dell’atto di bullismo, dopo essersi domandato :ma è sicuro che c’è un solo metodo educativo e che quello mio sia il meglio che c’è sulla piazza?E’ sicuro che quello sia stato solo “un comportamento sbagliato e riprovevole”?O c’è qualcos’altro?O c’è forse una tendenza a “squagliarsela”, ad abdicare alla responsabilità di educatore?
E’ evidente che lei gode della condanna della professoressa, le chiedo:le è mai capitato di essere minacciato e fatto oggetto di rappresaglia anche violenta da parte dei “suoi” alunni?E che questi alunni siano rimasti sostanzialmente impuniti?Le è mai capitato di domandarsi se per caso questa difesa a oltranza dei violenti abbia contribuito a diffonderla la violenza?
Non dico altro, può anche darsi che qualche suo spunto educativo sia, a seconda dei casi, appropriato, ma qui quello che a lei manca è la tristezza, l’afflizione, l’inquietudine,
che, credo, siano doti umane primarie in un docente di fronte a casi come questi.
Grazie della sua attenzione
le auguro buon lavoro
a scuola e fuori.
prof.nicola


Filed under: scuola

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