Risposta Th1, Th2 e Th17
I linfociti T helper CD4 (Th) sono essenziali regolatori delle risposte immunitarie adattive e delle malattie infiammatorie. Dopo attivazione da parte delle cellule presentanti l’antigene (APC) si sviluppano vari tipi di T helper e si specializzano nella produzione di citochine specifiche.
I Th1 regolano le risposte cellulo-mediate attraverso la produzione di IFN-γ (che attiva la produzione di radicali liberi, NO soprattutto, da parte dei macrofagi e inibisce la risposta Th2) e di IL-12 (che stimola le cellule NK a produrre IFN-γ).
La risposta Th1 è orientata in senso citotossico, è attiva nei confronti di patogeni intracellulari (come virus, Mycobacterium tubercolosis) ed è responsabile delle risposte di ipersensibilità ritardata.
I Th2 regolano l’immunità umorale e le risposte allergiche attraverso la produzione di IL-4 (che attiva i linfociti B e la produzione di IgE e inibisce l’IFN-γ), di IL-5 (che recluta eosinofili in presenza di parassiti), di IL-13 e di IL-10 (che è una citochina antinfiammatoria, blocca l’IL-3, l’IL-5, l’IL-12, la produzione di IFN-γ e la risposta TH1, ma è proinfiammatoria nei confronti dei processi allergici).
IL-4, IL-5 e IL-13 sono quelle che contribuiscono alla protezione da parassiti extracellulari.
La risposta Th2 è orientata in senso umorale ed è attiva nella difesa da parassiti e nell’allergia.
La famiglia dei T helper 17 comprende l’IL-17A, l’IL-17B, l’IL-17C, l’IL-17D, l’IL-17E (detta anche IL-25) e l’IL-17F. Tutti i membri della famiglia IL-17 hanno una struttura proteica simile e sono coinvolti nella difesa dai patogeni extracellulari, nell’infiammazione e nell’autoimmunità.
I T helper secernenti IL-17 rappresentano una linea cellulare infiammatoria distinta da quelle Th1 e Th2 (che inibiscono le cellule Th17), la loro differenziazione avviene efficacemente solo in assenza di citochine Th1 e Th2 e cellule già differenziate in senso Th17 sono insensibili agli effetti inibitori delle citochine Th1 e Th2.
Una notevole proporzione di cellule CD4 produce sia IL-17 che IFN-γ, mentre non è stata osservata la coproduzione di IL-17 e IL-4. Inoltre, lo sviluppo di IL-17 è inibito dall’IFN-γ e dall’IL-4.
L’IL-1 ha un ruolo critico nella differenziazione delle cellule Th17.
La proteina C reattiva è una proteina di fase acuta che aumenta in corso di infezioni, infiammazioni e danni tessutali. È sintetizzata e secreta principalmente dal fegato in risposta a mediatori infiammatori circolanti. L’IL-17 stimola l’espressione della proteina C reattiva negli epatociti, indipendentemente dall’IL-1β e IL-6. Essa inoltre induce la secrezione di IL-6 e la combinazione IL-17 con TNF-α e/o IL-1β riproduce la situazione che si ha in molte malattie infiammatorie.
L’IL-17A, l’IL-17B, l’IL-17C e l’IL-17F possono indurre l’espressione di citochine proinfiammatorie.
L’IL-17A e l’IL-17F sono altamente omologhe, condividono gli stessi recettori (sebbene la loro distribuzione nei tessuti sia diversa) e sono coinvolte nello sviluppo dell’infiammazione e nei meccanismi di difesa dalle infezioni. Sono prodotte da un’ampia varietà di cellule, comprendenti cellule T, cellule dell’immunità innata e cellule non immunitarie in risposta a citochine come TGF-β, IL-6, IL-1, IL-23.
L’IL-17A è prodotta anche dalle cellule di Paneth dell’intestino tenue (che producono defensine, fosfolipasi A2, lisozima e TNF-α quando sono esposte ai batteri e funghi), mentre l’IL-17F è prodotta anche dalle cellule epiteliali.
IL-17A e IL-17F attivano le cellule immunitarie T e B, la produzione di citochine da parte dei macrofagi (IL-1, IL-6, TNF-α, IL-12) e di molti mediatori proinfiammatori da parte di cellule non immuni, come cellule epiteliali, cheratinociti e fibroblasti. Questi mediatori inducono il reclutamento dei neutrofili nei siti di infiammazione, promuovono la distruzione tessutale, avviano la vascolarizzazione nei tumori, incrementano l’osteoclastogenesi e comportano lo sviluppo di malattia e la protezione dai patogeni.
L’IL-17A è principalmente coinvolta nelle malattie autoimmuni, nelle risposte allergiche e nella difesa nei confronti di batteri e funghi. Stimola l’immunità antitumorale promuovendo la risposta Th1, ma ha attività sia antitumorale, sia pro tumorale in rapporto al tipo e allo stadio del tumore.
L’IL-17F ha un ruolo più importante nella difesa nei confronti dei batteri e nell’infiammazione nei tessuti epiteliali.
Entrambe proteggono dai patogeni a livello dei tessuti epiteliali e delle mucose, includenti cute, polmone e intestino. Più precisamente hanno un ruolo di difesa nei confronti dei batteri extracellulari e dei funghi nella cute e nei tessuti muco- epiteliali.
L’IL-17E è cruciale per l’immunità sia innata, sia acquisita, blocca la risposta Th1 e la Th17 e incrementa la risposta Th2 (con il relativo profilo citochinico IL-4, IL-5 e IL-13 ), quella di IgE e induce un’eosinofilia. Fornisce quindi un contributo nella difesa contro i nematodi e promuove le condizioni allergiche (come l’asma)..
Conclusioni
La risposta Th1 è orientata in senso citotossico, è attiva nei confronti dei patogeni intracellulari, stimola le cellule NK e l’immunità antitumorale.
La risposta Th2 è orientata in senso umorale, è attiva nella difesa da parassiti e nell’allergia, è attivata dai glucocorticoidi e predomina in corso di stress.
La risposta Th17 in generale è coinvolta nella difesa dai patogeni extracellulari, nell’infiammazione e nell’autoimmunità.
L’IL-17A è coinvolta principalmente nelle malattie autoimmuni e con l’IL-17F svolge un ruolo di difesa nei confronti dei batteri extracellulari e dei funghi nella cute e nei tessuti muco-epiteliali (cute, polmoni e intestino) .
L’IL-17E ha un ruolo nella difesa contro i nematodi, promuove condizioni allergiche e incrementa la rispostaTh2.
Per ulteriori approfondimenti su questo argomento si rinvia al testo Multidisciplinarietà in Medicina.
Bibliografia
Gasparini L. Multidisciplinarietà in Medicina. Metodologia, Scienze biomediche, Posizione dell’omeopatia in ambito scientifico. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2011