Nella terra dei cachi ormai poco resta ancora capace di suscitare stupore. E le notizie giunte dall'Hotel Ergife, dove aveva luogo il concorsone per Avvocato dello Stato, possono appartenere a tal genere di categoria agli occhi dell'ingenuo contribuente. Niente di nuovo, risponderebbe qualcun altro, ma tant'è.
Sospetti, risse, spintoni e sospensione del concorso. Bell'esempio, complimenti.
Secondo alcune testimonianze riportate dai blog, «Già dopo l'identificazione - spiega il candidato di Roma - nessuno ci ha consegnato le buste di rito dove ciascuno avrebbe dovuto riporre il tagliando anagrafico (nella busta piccola) e l'elaborato redatto durante la prova (nella busta grande)». E poi, mentre la commissione del concorso si ritirava per un'ora a redigere le tracce dei temi, «alcuni candidati passeggiavano per i corridoi e altri addirittura uscivano dalle porte di sicurezza. E quelle posteriori non avevano i sigilli».
«Al concorso è scoppiata praticamente la rivoluzione, quando si è scoperto che alcuni candidati erano entrati con i codici ‘commentati', che non sono ammessi», ha affermato un altro candidato. Fischi, urla, molti hanno anche intonato l'inno di Mameli, facendo sì che le parole pronunciate dal presidente fossero impercettibili, tant'è che è risultato impossibile anche sentire la stessa traccia della prova.(Online-News)
Inutile imporre nuove tasse ed invocare unità e coesione per combattere lo spread e la speculazione internazionale, se, quanto viene affermato, dovesse corrispondere a verità. Quello che viene a galla è un problema di onestà strutturale di questo paese e di una casta che cerca di perpetuare e conservare se stessa, attraverso metodi di cooptazione e nepotismo che rendono l'Italia sostanzialmente poco o per nulla credibile. Oltre che grottescamente patetica.
Se siffatte scene e certe insinuazioni, che portano alla sospensione di un concorso pubblico, hanno luogo poi per la scelta di personale da inserire nell' Avvocatura dello Stato, il quadro che ne risulta amareggia ancora di più. E sconforta, senza appello.