Quella in corso non è stata fortunata: tra ristrettezze finanziarie e giocatori pronti a cambiare aria, sottolinea Holland, c'è stato parecchio da lavorare. Il capo esprime chiaramente il concetto: financial constraints, fattore diffuso nella Celtic, dal Galles all'Irlanda, passano per la Scozia e arrivando in Italia, con il caso degli Aironi a portata di mano - ma anche della famiglia Benetton che un anno fa ha deciso di svincolarsi dalla pallacanestro per dedicarsi, sportivamente parlando, solo alla palla ovale come sforzo economico. Soltanto settimana scorsa abbiamo fornito una mappa ad ampio raggio di quello che sta accadendo. Nelle difficoltà, un investimento comunque, per "costruire una squadra giovane, dinamica per il futuro" che includa il core del gruppo che ha contribuito al Grand Slam al recente 6 Nazioni. I candidati - le selezioni cominciano da subito - deve avere un eccellente profilo professionale e conoscere il rugby gallese.
Redpath lascia Gloucester, Tindall pure, ma arriva Cowan - A proposito di cambiamenti, dalla Premier arriva notizia che Bryan Redpath non è più l'head coach di Gloucester. Scelta che avrebbe preso in contropiede la squadra, al momento settima in classifica: per i Cherry&Whites non una stagione da incorniciare, ma ancora in corsa per un posto in Heineken Cup se dovesse garantirsi le vittorie contro Sale e London Irish nel finale di campionato. Dalla dirigenza del club hanno dichiarato che le dimissioni di Redpath dipendono esclusivamente dai risultati: l'ultimo dei quali è la sconfitta di sabato scorso contro Newcastle in casa, per 29-20.
In fatto di addii c'è anche quello di Mike Tindall: lascia dopo sette anni a Gloucester e 127 presenze. Lo ha svelato la seconda linea Jim Hamilton, parlando con BBC Gloucestershire, domandandosi se Tindall e Luke Narraway meritino di finire la loro carriera con il club con una serie di risultati negativi. In compenso è stato messo sotto contratto il mediano All Black Jimmy Cowan.