Wade, James e Bosh tutti sopra i 20 punti contro New Jersey, i Rockets perdono Brooks e Martin nella sconfitta al supplementare con gli Spurs. Colpi esterni per Orlando, Cleveland, Memphis e Denver
Houston cede agli Spurs e alla sfortuna (infortunati Aaron Brooks e Kevin Martin, sconfitta al supplementare), mentre a Utah servono due supplementari per domare i Clippers di Eric Gordon. Miami festeggia su New Jersey con Wade, James e Bosh tutti sopra i 20 punti: colpi esterni per Orlando, Cleveland, Memphis e Denver.
- Kevin Martin (Houston) a terra dopo una brutta caduta
San Antonio Spurs-Houston Rockets 124-121 dts
Premio alla sfortuna ai Rockets, che perdono il playmaker (Brooks, in campo solo 17′, al suo posto 35′ per Ishmael Smith, 4/16 al tiro) e la guardia titolare (Martin 23′) per infortunio durante la partita, e nonostante questo restano in partita fino alla fine, costringendo al supplementare i San Antonio Spurs del “Big Four” (visto l’inizio di stagione di Richard Jefferson (20.4 punti con il 64.8% dal campo!). I texani biancorossi (ora a 0-5), conducevano 113-109 a 1’23 dalla fine dei regolamentari, poi i punti di Jefferson e Ginobili hanno evitato agli Spurs la seconda sconfitta interna stagionale. Tony Parker domina l’overtime, segnando i primi 7 degli 11 punti degli Spurs, e consegnando l’assist a Duncan per il sorpasso 122-121. poi, palla persa di Scola e tiri iberi di Ginobili per il +3 a 14 secondi dalla sirena: Budinger, Lee e ancora Scola sbagliano i tiri del pareggio nel convulso finale.
San Antonio: Ginobili 28 (7/13, 4/11, 2/2 tl), Jefferson 22, Parker 21, Duncan 19, McDyess 11, Hill 10. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Parker 14
Houston: Martin 24 (4/5, 3/5, 7/8 tl), Scola 20, Brooks 18, Battier 14, Lee e Smith 11. Rimbalzi: Hayes 13. Assist: Smith 7
- Carmelo Anthony in pressione su Dirk Nowitzki
Dallas Mavericks-Denver Nuggets 92-103
Sempre senza i lunghi titolari (e pure senza Chris Andersen, a dire il vero), i Nuggets avevano una sola chance per vendicare la sconfitta interna di mercoledì scorso contro i Mavs: tirare bene da fuori. Ecco, i ragazzi di Karl non tirano bene, ma benissimo, chiudendo con 13/21 da oltre l’arco, condannando una Dallas decisamente macchinosa (21 palle perse), e raddoppiando Nowitzki difensivamente, cosa che non era stata fatta nel primo confronto stagionale tra queste due formazioni (e il tedesco aveva chiuso a 35). Chauncey Billups mette 2 delle sue 3 triple a segno nell’ultimo quarto, compresa quella del +11 (96-85 a 5’39 dalla fine) che mette la partita nelle mani di Denver.
Dallas: Terry 26 (8/13, 2/4, 4/5 tl), Nowitzki 23, Butler 13, Marion 12. Rimbalzi: Butler 10. Assist: Kidd 7.
Denver: Anthony 27 (5/13, 4/4, 5/6 tl), Billups 18, Harrington 14, Smith 11, Lawson 10. Rimbalzi: Harrington 8. Assist: Smith e Lawson 5.
- Chris Bosh, Dwyane Wade e Lebron James
Miami Heat-New Jersey Nets 101-89
73 punti realizzati in 3, tutti sopra i 20: difficile che ci siano molte altre occasioni di rivedere un tabellino del genere per Miami, tra Wade, James e Bosh, visto che si gioca con un pallone solo, ma è successo nella sfida tra le due formazioni di cui s’è parlato di più in estate (Miami per gli arrivi dei super free agent, New Jersey per l’approdo del proprietario russo Prokhorov). Wade e James creano giocate ad altissimo livello di spettacolarità, ed è LeBron il protagonista della fuga nel terzo quarto: per lui 10 punti in un minuto, l’ultimo prima dell’intervallo con il quarto periodo. Tripla, un tiro libero a segno per un “flagrant foul” subito da Terrence Williams, e altre due triple di cui una allo scadere per il +19 al 36′ (87-68). Game, set & match.
Miami: Wade 29 (8/14, 2/3, 7/10 tl), James 23, Bosh 21. Rimbalzi: Wade 10. Assist: James 9.
New Jersey: Morrow 25 (6/10, 4/7, 1/1 tl), Lopez 12, Favors 11. Rimbalzi: Williams e Morrow 7. Assist: Williams 9.
- Deron Williams (Utah) lotta sotto canestro
Utah Jazz-Los Angeles Clippers 109-107 d2ts
Ingenui e sfortunati i Clippers, avanti anche di 18 punti nel secondo quarto (55-37 con i tiri liberi di Kaman a 1’23 dall’intervallo), ma i rossoblu hanno dovuto arrendersi a un Deron Williams capace di segnare 22 punti dopo la pausa lunga, compresi i 2 che alla fine hanno dato la vittoria a Utah. Eric Gordon segna gli ultimi 7 punti dei suoi nei regolamentari, compresa la schiacciata che manda tutti ai supplementari (91-91), ma poi si prende e sbaglia il tiro della vittoria alla fine del primo prolungamento. Come detto è Williams a trovare i punti decisivi, perché dopo il time-out Craig Smith trova il corridoio per appoggiare a canestro il layup del nuovo pareggio, ma lo sbaglia.
Utah: Williams 30 (10/20, 2/6, 4/6 tl), Millsap 25, Jefferson e Kirilenko 18. Rimbalzi: Millsap 13. Assist: Williams 7.
L.A. Clippers: Gordon 27 (9/16, 0/6, 9/9 tl), Kaman 23, Griffin 16, Bledsoe 14. Rimbalzi: Griffin 17. Assist: Gordon 5.
- Le lunghissime leve di Brandon Bass (Orlando)
Charlotte Bobcats-Orlando Magic 88-91
Nonostante un infortunio riportato da vince Carter ai flessori dell’anca destra, i Magic (già privi di Jameer Nelson, infortunato alla caviglia destra) portano a casa la prima vittoria esterna della stagione, resistendo a un Gerald Wallace in versione cecchino dalla distanza, e con un Dwight Howard nuovamente dominante in area. Dopo aver condotto di 18 punti nel terzo quarto (3 triple consecutive di Lewis, 63-45 con 6’07 da giocare nel periodo), i Magic hanno tremato nel finale, quando Stephen Jackson ha portato i suoi a -1 (88-89) a 32 secondi dalla fine. I Bobcats hanno avuto anche una doppia chance per pareggiare da 3 punti, con Diaw e Augustin: entrambi, però, non hanno trovato la retina.
Charlotte: Wallace 25 (5/11, 4/4, 3/4 tl), Jackson 16, Mohammed 12, Thomas 10. Rimbalzi: Wallace 14. Assist: Augustin 8.
Orlando: Lewis 22 (3/6, 5/7, 1/1 tl), Howard 22 (8/15, 6/10 tl), Richardson 14, Carter 10. Rimbalzi: Howard 8. Assist: Duhon 9.
- Rudy Gay (Memphis) decisivo contro Sacramento
Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 91-100
Arrabbiati e motivatissimi dopo la partita buttata via contro Phoenix, a sentire Rudy Gay a fine gara, i Grizzlies si impongono a Sacramento facendo leva oltre al talento dell’ala piccola titolare anche dell’apporto di uno Zach Randolph pienamente recuperato e di Marc Gasol vicino a canestro: i due dominano il confronto diretto con i lunghi di casa, e un grande Tyreke Evans impedisce agli ospiti di scappare via già nella prima metà di gara. Memphis però se ne va nel terzo quarto con un parziale di 11-0 a opera di Mayo (7) e Gay (4), per condurre 69-53 a 6’56 dall’ultima pausa: non si volterà più indietro.
Sacramento: Evans 30 (11/17, 1/3, 5/7 tl), Garcia 21, Casspi 10. Rimbalzi: Dalembert 12. Assist: Evans 5.
Memphis: Gay 32 (10/15, 1/4, 9/9 tl), Randolph 20, Conley e Mayo 14. Rimbalzi: Randolph 11. Assist: Conley 5.
Daniel Gibson (Cleveland) vola a canestro
Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 102-107
Seconda sconfitta in due apparizioni per Gilbert Arenas, di ritorno al Verizon Center dopo circa 10 mesi prima della squalifica per la nota vincenda della lite con un compagno di squadra con tanto di pistole in spogliatoio. Di contro, però, Cleveland festeggia la seconda vittoria consecutiva, non un caso, visto che se manca ancora Antawn Jamison in queste due gare è rientrato Mo Williams, che si è reso decisivo anche in questa gara. Il playmaker, infatti, mette 9 punti in un parziale di 12-3 che sostanzialmente decide il risultato, compresa la tripla del +8 a 49 secondi dalla fine (103-95).
Washington: Thornton 23 (9/14, 1/2, 2/2 tl), Hinrich 21, Blatche 16, Wall e Arenas 13, McGee 11. Rimbalzi: Blatche 15. Assist: Wall 10.
Cleveland: Mo Williams 28 (9/13, 1/6, 7/10 tl), Gibson 19, Parker 13, Hollins 11, Hickson 10. Rimbalzi: Varejao 11. Assist: Moon 5.