Il ritorno del figliol prodigo a Cleveland per mettere i bastoni fra le ruote agli Spurs, ma occhio alle possibili sorprese. Poche ore ancora e la Nba apre i battenti con i campioni in carica di San Antonio che cominceranno la difesa del titolo contro Dallas. Gli uomini di Gregg Popovich restano la squadra da battere, per quanto i vari Duncan, Parker e Ginobili si presentino al via di un anno piu’ vecchi. Ma il coach degli Spurs ha dimostrato di saperli dosare e le alternative, fra cui Marco Belinelli, si sono sempre dimostrate all’altezza della situazione senza dimenticare la continua crescita di Kawhi Leonard.
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L’inizio del campionato di Nba, San Antonio insidiato da Cleveland. La principale minaccia alla dinastia di San Antonio arriva da Est, da Cleveland, dove LeBron James è tornato dopo due finali vinte e due perse con Miami. Il “Prescelto” ha fatto una scelta di cuore ma non solo, perché i Cavs hanno subito allestito una squadra che può puntare all’Anello. E’ arrivato Kevin Love, seppur sacrificando Wiggins e Bennett, e Irving può essere l’uomo giusto per innescare lui e LeBron.
Ma la concorrenza a Est e Ovest sarà spietata. Gli Spurs dovranno guardarsi ovviamente dai soliti Thunder della premiata ditta Durant-Westbrook con il neo-arrivato Morrow che può dare una mano importante, ma anche i Clippers di Griffin e Paul, dopo la stagione di rodaggio sotto la guida di Doc Rivers, hanno grandi ambizioni e gli arrivi di Farmar e Hawes ne sono la prova. Nella corsa al titolo non possono essere trascurati i Golden State Warriors di Curry e Thompson, né Portland o Houston, dove Harden e Howard possono affinare meglio la loro intesa. A Est, invece, la prima minaccia per Cleveland si chiama Chicago. Recuperato Rose, arrivato Pau Gasol dai Lakers, con Noah sempre piu’ dominante e gli ingaggi di Mirotic e McDermott, i Bulls sognano di rinverdire gli antichi fasti ma vuole confermarsi anche Washington, che sull’asse Wall-Beal vuole costruire le proprie fortune sperando anche che Paul Pierce abbia ancora delle cartucce da sparare. E Miami, anche senza James, vuole dire ancora la sua.
Per quanto riguarda gli italiani, detto di Belinelli, il più atteso é sicuramente Danilo Gallinari, che si è lasciato alle spalle l’infortunio che gli ha fatto saltare tutta la passata stagione ed è di nuovo pronto a prendere per mano i Denver Nuggets – dove è tornato Afflalo – con l’obiettivo play-off. I problemi fisici continuano invece a tormentare, almeno in questa pre-season, Andrea Bargnani, sul quale Derek Fisher, nuovo coach dei Knicks, punta molto. A New York, trattenuto Anthony e presi Calderon e Dalembert, sperano di gettare le basi della rinascita sotto la guida dall’alto del maestro Zen Phil Jackson e il Mago potrebbe beneficiarne. Rischia invece un’altra stagione da spettatore a Detroit Gigi Datome: nemmeno il nuovo allenatore, Stan Van Gundy, sembra “vedere” molto l’ex Roma. (AGI)