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Ritornare a cacare tranquilli

Creato il 04 settembre 2013 da Frankezze
La mattina riesco a cacare solo se ascolto Radio24, perché quel tono lezioso e paternalistico delle trasmissioni pagate da Confindustria ma condotte da giornalisti liberi, per carità, mi stimola lo stronzo statalista e accentrato. Giusto ieri, mentre scendeva il glutine dall’ano, ho sentito una cosa che mi ha fatto andare in pappa il cervello: il giornalista libero, per carità, poneva ai radioascoltatori una domanda altrettanto libera, che faceva più o meno così: “Che differenza passa tra i No Tav dissidenti e gli ultras della Roma che attaccano i tifosi avversari con le pietre?”. E poi giù di bava alla bocca e cazzo ne so io devono morire tutti, però si calmi, non è il modo di rispondere, un attimo c’è il traffico torniamo dopo. Il nulla. Una sorta di Bim Bum Bam che guarda a Wall Street con applausi registrati. Nessuno che abbia alzato la cornetta (Mondialcasa ti aspetta – non ho resistito) per dire “ah bello ma che cazzo dici? Di cosa stai parlando? Perché metti sullo stesso tavolo No Tav e Francesco Totti? Perché non capiamo i motivi che hanno spinto sia i valsusini, sia gli Ultras a reagire in questo modo?” Cose così insomma. Non mi aspettavo un’opposizione frontale al Vecchio Testamento, ma una porco giuda infame di critica ai rotoloni di carta da culo nel cervello paghi 3 prendi 2. Ecco, per farla breve, lo stronzo mi si è fermato a metà, non ne voleva sapere di scendere, con un conseguente venir meno della mia già precaria serenità. Io non voglio entrare ancora nel merito della domanda del giornalista libero, per carità, dio cristo me ne scampi, non mi interessa, mi ha anche scritto su Twitter che era una provocazione (che è un po’ la stessa cosa che dissi ad una ternana che viveva a Formia dopo che le venni in bocca). Quello che volevo capire, con stronzo a mezz’aria, è come cazzo fa un Giovanni Allevi qualunque nel 2013 a formarsi un’opinione da Libero De Rienzo se il livello della discussione si è stabilizzato su Pippo Franco, se sono venuti meno quasi completamente i mezzi per potersi costruire un’opinione critica, se mancano gli strumenti minimi per cacare regolare e diretto,  se mancano i giornalisti, se mancano i giornali, se mancano i telegiornali, se mancano gli interlocutori. Poi, con lo stronzo impiccato, mi son chiesto: ma per poter rispondere ad una tale assurda banalità “No Tav vs Ultras”, che giornale dobbiamo leggere? Per non perderci nelle costellazioni dell’etere, che telegiornale dobbiamo guardare? Esistono ancora giornalisti, autorità sociali, culturali, politiche, su cui depositare incondizionata fiducia e intelletto? Francesco Merlo? Gustavo Zagrebelsky? Peter Gomez? Come ce la costruiamo questa benedetta opinione? Con Facebook? Con Twitter? Su ilPost? Con Simone Spetia? Con Luca Sofri? Basta guardare una puntata di Report? O di Presa Diretta? I blog? Vice? L’Espresso una settimana sì e due no (e Linus quando ti pare)? Oppure con i film di Sorrentino? Con i libri di Saviano? Con Michele Santoro? Con Fabio Fazio? Come la reggete voi una conversazione che non tratti del buco del culo di Melissa Satta? La scuola ecco, forse c’è la scuola. Ma va, scherzavo coglioni. Io ricordo che fino a qualche anno fa compravo ogni giorno il giornale, a volte due, lo leggevo tutto, dalla prima all’ultima pagina, poi ascoltavo trasmissioni radiofoniche, guardavo gli approfondimenti serali in televisione, leggevo molto, discutevo spesso con amici e vicini. Non mi sembra di aver strafatto.  A cosa è servito? A poco, a molto poco, giusto a farmi riconoscere quasi al volo l’olezzo di fogna nel raggio di 10-15 metri. Non serve avere una laurea a Yale per capire che la dicotomia No Tav- Ultras è merda, è pornografia, è non capire di cosa si sta parlando. Ma chi ci riesce? Voi ci riuscite? E chi non ci riesce, perché non ci riesce? Per quale tipo di deficit culturale, antropologico non capisce che ragionare in questa maniera è buttare tempo prezioso. Alla luce di tutto questo buio, possiamo dire con immotivata tranquillità, saltando 5-6 tomi di discussioni sul ruolo dei Media in Occidente dopo Camilla Raznovich, che parte della colpa (eh sì, ci deve pur essere una colpa e un colpevole cristiddio) di questo poderoso baratro è del sistema di informazione che da un po’ di tempo è andato ad Ibiza lasciandoci soli a Termoli con Giulia Innocenzi e Nicola Porro. Come cristo fa un 18enne ad interessarsi al dibattito, a rispondere alle provocazioni (e a non abusare quotidianamente di MDMA), se questo è il livello della discussione? Ci hanno rincoglionito a dosi di IMU, di sentenze Berlusconi, di Renzi che forse è pronto, delle petizioni contro gli F-35, di Beppe Grillo vicino ad allearsi col Pd anzi no. Dico sul serio, ho paura, ho una stramaledetta e fottuta paura che stiamo mandando tutto affanculo, che stiamo lasciando il passo ad un esercito calvinista di stitici inebetiti. E soprattutto ho l’atavico terrore che mi rimanga questo grosso grasso stronzo a mezz’aria. Per sempre.   L'articolo Ritornare a cacare tranquilli è ovviamente opera di Frankezze.

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