Dice:
“Oh, ma che fine hai fatto?
Il blog non lo aggiorni più?”
Mi sono presa una pausa di riflessione…
No, piuttosto è mancanza di tempo, di voglia, anche di idee.
Il tutto mescolato sapientemente con il mare di contrattempi che la mia proverbiale {s}fortuna si diverte a regalarmi ad intervalli regolarissimi.
Ma eccomi.
Ci sono.
Viva e vegeta (oddio, oggi sono KO causa colica renale ma è giusto un dettaglio…).
E quand’è che decido di scrivere un nuovo post?
Semplice:
Proprio nel momento in cui sono priva di computer, passato a miglior vita (la sua, che la mia si è complicata ancora di più) ad inizio settimana.
Sono un genio, ammettiamolo…
E quindi, oltre alle mie solite corse quotidiane, in questi giorni studio offerte e caratteristiche tecniche del mio nuovo compagno di viaggio tecnologico prima di procedere all’acquisto.
Che dovrei fare nel più breve tempo possibile.
Non fosse altro perché ho 2 esami da preparare entro la fine della prima settimana di novembre.
Oh, e se nel frattempo siete arrivati a leggere fino a qui senza sentire il bisogno di trovare una corda una sedia e un luogo dove legare stretta la corda…vuol dire che mi volete incredibilmente bene…oppure siete messi quasi peggio di me!
Scherzi a parte, la vita procede com’è giusto che sia:
Sara ha ingranato la marcia giusta con il suo nuovo anno scolastico, inizia ad apprezzare Mr G, il suo nuovo teacher ed è definitivamente conquistata da Mr S, il suo teacher di letteratura (quello che lei fuggiva con terrore lo scorso anno).
Ha iniziato il corso di Drama e le lezioni di piano, ha ancora più amici dello scorso anno e, beh, cresce a vista d’occhio.
Il maritozzo ha cambiato lavoro, ambiente nuovo, colleghi nuovi, ed è felice (che poi è l’unica cosa che conta alla fine di tutto).
Io cerco ancora lavoro ma nel frattempo studio (e sviluppo idee lavorative a quattro mani con la Alessia che, a proposito, tornerà a farci visita per Halloween e dintorni).
Ed è iniziato l’autunno inglese, fatto di cieli grigi e cupi e temperature rigide e giornate che si accorciano sempre di più.
Ma che regala quei colori vivaci capaci di scaldare l’anima.
Amo l’autunno.
E lo aspetto ogni volta con trepidazione.
Si vede che, di mio, sono un po’ gotica nell’animo
E insomma:
Stiamo tutti bene.
Non è facile ricostruirsi una nuova vita in un luogo straniero ripartendo da zero.
E ovviamente, ogni tanto ci sono i momenti no e gli imprevisti.
Ma siamo una squadra.
Lavoriamo insieme, ci sosteniamo vicendevolmente.
E, se non svenite per la troppa dolcezza del momento, vi dico anche che ci amiamo assai.
E come direbbe Lilo:
“Ohana means family. Family means nobody gets left behind — or forgotten.”
E la nostra Ohana è aperta a tutte le persone che ne vogliano far parte.