La parola spetta a Monica, del blog BooksLand, che ci trascina attraverso immagini e parole in un viaggio davvero emozionante.
Buona lettura!
Come ormai avrete capito, voi che mi seguite da un po’ di tempo, la fotografia è una delle mie passioni. Poter fermare un momento in un frammento fotografico è qualcosa di veramente unico, lascia un’impronta e permette a noi stessi di ricordare cose del passato, momenti belli o brutti che siano. Ci sono poi immagini che rimangono scolpite nella mente delle persone, fotografie famose in tutto il mondo ed è proprio qui che inizia questa storia.
Era una splendida mattina assolata, e mentre aspettavo che la mia dolce metà finisse di far colazione mi ritrovai a sfogliare un libro di fotografia.
A dire la verità era stata la copertina del libro ad attirare la mia attenzione, d’altra parte con un viso del genere era praticamente impossibile non rimanere folgorati.Al momento dello scatto la ragazza doveva avere circa dodici anni, era orfana ed era riuscita a raggiungere il campo con la nonna e i fratelli.
Poche righe che non rendevano giustizia a quel viso. Inutile dire che volevo saperne di più. Il bello di questa storia, è che tutto il mondo era rimasto folgorato da quell’immagine. Quando uscì per la prima volta (nel 1985) sulla copertina del National Geographic tutti si chiesero chi fosse veramente quella ragazza, e soprattutto cosa ne fosse stato di lei. In un paese perennemente in conflitto quante possibilità c’erano di riuscire a ritrovarla e scoprire di più sulla sua storia? Nel 2002, esattamente un anno dopo il mio viaggio di nozze, Steve McCurry e il National Geographic decisero di intraprendere una nuova spedizione per ritrovare “la ragazza Afghana”. Non era un periodo facile, non lo è tutt’ora per quei luoghi. La ferita lasciata dagli eventi dell’Undici Settembre era troppo fresca e il mondo guardava a quel paese come al luogo di tutti i mali del pianeta. Eppure, tra diffidenza, disperazione e guerra, una giovane donna stava per essere ritrovata. Il giorno in cui vidi la nuova copertina del National Geographic rimasi scioccata. Avevo seguito la vicenda, ma non ero pronta a quello che avrei visto sfogliando il giornaleMi ricordo che tornai a casa con il giornale stretto tra le mani. Era arrivato il momento di saperne di più su di lei, chi era veramente, cosa aveva fatto in tutti quegli anni? Così arrivata a casa mi accoccolai sul divano pronta a leggere l’articolo, che tanto avevo atteso. Prima di tutto, devo dire che la redazione del National Geographic ha fatto diversi esami per essere sicura di aver trovato la persona giusta. Tra questi, l’articolo iniziale parlava di un esame dell’iride, che è un po’ come quello delle impronte digitali.. non c’erano dubbi, la donna che Steve McCurry aveva ritrovato era proprio la stessa ragazza.
Credo che sia stato scioccante per McCurry trovarsi di fronte una donna completamente diversa da quella fotografata tanti anni prima. Per me lo è stato, tanto che inizialmente mi ero convinta che non fossero la stessa persona.
Il mio ultimo pensiero va alla giovane Sharbat, a quella ragazzina inconsapevole che si è lasciata fotografare in un campo profughi. A lei che si è arrabbiata quando ha rivisto la sua foto per la prima volta vent’anni dopo, perché i vestiti erano sciupati, a lei che con i suoi occhi ha ispirato milioni di persone, alla donna che poteva essere e alle nuove generazioni che verranno.. spero in un futuro luminoso per tutte loro.
Monica.
Fonte: https://www.facebook.com/notes/tuttart-di-maria-laterza/la-vera-storia-di-sharbat-gula-la-ragazza-afghana-di-mccurry/157872134227276 , http://pz.rawa.org/it/rules_it.htm, National Geographic.Che dire? A me, leggendo, sono venuti i brividi, per la storia in sé, per la situazione in generale e perché, in questo momento, con il mio fidanzato in Afghanistan, mi sento particolarmente coinvolta.
Ringrazio Monica, per averci regalato questo piccolo pezzetto della sua vita e per averlo fatto con parole così emozionanti.
E grazie a voi che avete dedicato ancora una volta un po' del vostro tempo alla lettura della nostra rubrica, a cui teniamo davvero tanto.
Vi ricordo che assieme a BooksLand, partecipano al progetto anche
- Fede di Stasera cucino io
- Francesca di Franci lettrice sognatrice
- Daniela di Un libro per amico
Al mese prossimo,
Miki.