Una ventina di poesie inedite di Pablo Neruda sono state ritrovate, insieme ad altri manoscritti finora sconosciuti, negli archivi della fondazione che porta il nome dell’autore e saranno pubblicati entro fine anno dalla casa editrice Seix Barral.
Si tratta di un migliaio circa di versi, per lo più d’amore, composti fra il 1956 e la fine degli anni ’60, ai quali si aggiungono frammenti di prosa, discorsi e conferenze letterarie.
La Fondazione di Pablo Neruda, in Cile, ha annunciato di avere trovato 20 poemi inediti del grande poeta cileno e premio Nobel per la letteratura.
Il ritrovamento è avvenuto nel corso una revisione degli archivi, mentre venivano passate al vaglio alcune scatole contenenti manoscritti del poeta. Gli esperti , a quanto riporta la Bbc, hanno già confermato la loro autenticità.
“Si tratta della più importante scoperta di inediti di Neruda”, si legge in un comunicato diffuso dalla Seix Barral. Nel corso della nuova catalogazione dei manoscritti, i ricercatori hanno riscontrato che alcune poesie manoscritte definite di “straordinaria qualità” che non erano state incluse nelle opere a stampa.
Ci troviamo di fronte ad un migliaio circa di versi inediti, che furono scritti quasi tutti da Neruda dopo la raccolta “Canto general” (1950) e fino alla fine degli anni Sessanta. Le poesie sono scritte su carta da ciclostile.
La certificazione della paternità degli oltre venti componimenti in poesia rende questa scoperta “la più grande della letteratura ispanica degli ultimi anni, un caso letterario di portata universale”.
I versi inediti mostrano una potenza evocativa immaginativa, traboccante di amore e sensuale erotismo. In un frammento di poesia inedita del 1964, diffusa dalla casa editrice, si parla di “un’anca” che riposa accanto a un “arco di frecce bagnate.”
Gran parte delle poesie sono d’amore e secondo Pere Gimferrer, esperto della Seix Barral, “non si tratta di poesie qualunque”, bensì di opere che dimostrano “il potere dell’immaginazione, la straripante pienezza espressiva e lo stesso talento tanto per la passione erotica o amorosa come per l’invettiva, la satira o il minimo dettaglio della vita quotidiana” di Neruda.