Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo del collega Evgeny Utkin, invitandovi a partecipare alla discussione.
Non c’è pace per il Gifi, Gruppo Imprese Fotovoltaiche. Dopo le dichiarazioni di soddisfazione rilasciate da Valerio Natalizia, Presidente del Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, all’indomani dell’assemblea straordinaria che aveva visto vincere la sua proposta in assemblea per il Quarto Conto Energia, con il 70% dei voti, un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sull’associazione.
All’indomani dell’assemblea infatti, un nutrito gruppo di aziende tra cui AES, Tozzi Holding, Sunray (gruppo Sunpower), Ecoware (gruppo Kerself), Siliken Solar, Solar Ventures, Martifer Solar hanno espresso il proprio dissenso al direttivo del Gifi, inviando una lettera di recesso dall’associazione perché in netto disaccordo con la posizione presa e con le modalità con cui si è tenuta l’assemblea.
Su circa 150 Soci Gifi infatti, 70 non hanno preso parte all’Assemblea. Tra i partecipanti, 30 rappresentanti di grandi gruppi si sono detti contrari alla proposta: tra loro importanti operatori multinazionali presenti in tutte le fasi della filiera: produttori di energia, EPC /costruttori, produttori di moduli e inverter che possono investire nel medio periodo nel nostro Paese.
Se passasse al Governo la proposta del GIFI questi operatori sarebbero incentivati a breve a uscire dal settore in Italia. Sul piede di guerra anche alcune aziende produttive italiane di moduli e inverter, anch’esse penalizzate dai cali di tariffa così repentini.
Analizzando gli esisti della votazione pare che delle 60 aziende favorevoli alla proposta, se si tolgono i circa 10 componenti del Consiglio Direttivo, i restanti 50 rappresentano per lo più piccoli installatori, produttori di componenti, distributori di prodotti esteri. Quasi tutte aziende con capitale non grande e prospettive di investimento solo di breve periodo.
Le modalità di gestione dell’assemblea pare abbiano indispettito più di un membro del consiglio direttivo e sono culminate con le dimissioni di Gianluca Bertolino di Schneider Electric.
Gli operatori uscenti lamentano il fatto che “si stanno facendo decidere le sorti del secondo mercato mondiale del solare fotovoltaico da un Direttivo composto tra gli altri da un produttore tedesco di inverter e da un produttore cinese di moduli e dai loro distributori”, senza neanche ascoltare i soci dissenzienti né le altre associazioni di settore come AssoSolare e APER.