A cura di: Scare82
PORTOGALLO
Il Capitano Cristiano Ronaldo esulta con la maglia numero 7 del Portogallo
Top Player : Cristiano Ronaldo
Da tenere d’occhio : Coentrão, Veloso, Carvalho, Josué
Probabile Formazione: Eduardo, Pepe, Coentrão, Pereira, Rolando, Veloso, Moutinho, Meireles, Varela, Cristiano Ronaldo, Almeida
Negli anni duemila il Portogallo è diventato un habituè dei campionati del mondo ed europei. Infatti ha totalizzato ben 3 partecipazioni mondiali consecutive (questa e la quarta e oltre al terzo posto di Inghilterra 66 può contare un quarto di finale raggiunto in Germania) e 5 europee (il secondo posto nell’Europeo in casa del 2004 e due semifinali). La stella indiscussa della squadra è il Pallone d’Oro e capitano Cristiano Ronaldo, fuoriclasse del Real Madrid e capocannoniere all time dei lusitani con 49 gol e secondo nella classifica presenza con 110 gettoni. Le fortune della squadra passeranno senza ombra di dubbio attraverso le sue giocate e la sua velocità. Il Portogallo è una squadra esperta, abituata a giocare insieme con qualche giovane come Carvalho e Josué pronto a sostituire i titolarissimi e mettersi in mostra. Il c.t. è l’ex calciatore Paulo Bento, già in panchina negli ultimi europei. Almeno sulla carta il Portogallo è la seconda forza del girone, un gradino sopra al Ghana con il quale quasi sicuramente si giocherà la qualificazione agli ottavi. Una delle poche pecche della squadra è la mancanza di un centroavanti di razza. Almeida è un discreto giocatore, forte fisicamente e capace di difendere il pallone per far salire la squadra, ma manca dell’istinto del killer sotto porta, come i numeri della sua carriera dimostrano. Quasi tutti i titolari sono intorno ai trent’anni, quindi questa potrebbe essere l’ultima occasione di questa “generazione” di fare qualcosa d’importante ai campionati mondiali.
USA
Dempsey sotto la neve con la maglia degli Stati Uniti d’America
Top Player : Dempsey
Da tenere d’occhio : Bradley, Johnson, Green, Gil
Probabile Formazione: Johnson, Gonzalez, Besler, Parkhurst, Goodson, Bradley, Edu, Donovan, Beckerman, Dempsey, Johnson
Gli Stati Uniti vantano sei qualificazioni ai Mondiali consecutive (praticamente da Italia 90 in poi) anche se il miglior risultato è il terzo posto alla prima edizione, Uruguay 30. Più recentemente la squadra è riuscita a raggiungere i quarti di finale nell’edizione del 2002 in Sud Corea e Giappone. Quasi tutti i possibili convocati di Klinsmann giocano nel campionato americano. E questo sicuramente non è un vantaggio per la nazionale statunitense. La squadra gira attorno a tre giocatori chiave: Bradley, Donovan e Dempsey, tutti calciatori con un passato importante nel vecchio continente ma poi rientrati in America attirati più dai soldi che dalla possibilità di crescere professionalmente. La nazionale ha un’età media alta. Solo due giovani hanno la possibilità di potersi giocare il posto da titolare: Green, protagonista con la squadra giovanile del Bayern Monaco e Gil, centrocampista goleador dei Salt Lake. Le possibilità della squadra di Klinsmann di superare il girone sono veramente poche. Germania, Portogallo e Ghana sono di un livello superiore rispetto a questa squadra.