In questo periodo si parla molto di blackened core, ovvero della fusione tra estremismo metal e furia hardcore in salsa noir, ma lo si fa in un’ottica attuale e fortemente influenzata dall’immagine che dei due generi si ha oggi. Con i Robanera, invece, si gioca al “what if…” di marveliana memoria, traslando il genere in questione agli anni Ottanta e al periodo in cui il concetto di hardcore passava per nomi come Black Flag, Poison Idea e Bl’ast!, mentre quello di metal oscuro nasceva dall’eredità dei Black Sabbath e trovava negli Hellhammer la sua forma più estrema, con i St. Vitus a fungere da freak accettati dalla scena hc di Washington DC. Proviamo con questi nomi in mente a visualizzare il malsano frutto di simili commistioni, senza dimenticare un buon bagno nelle paludi dello sludge più mefitico e tossico: si tratta della versione made in Robanera dell’incontro tra stili differenti, accomunati dal presentarsi nella loro versione più malata e ruvida, un po’ come avrebbero potuto fare i Superjoint Ritual se si fossero riusciti a scrollare di dosso ogni sovrastruttura e avessero giocato di sottrazione, anziché farsi prendere la mano. Riff strascicati e allungati fin quasi al punto di rottura, improvvise accelerazioni, suoni spessi da tagliare con il coltello, mai però pompati o liberati dalla patina di ruggine che li avvolge, e sopra a tutto la voce livorosa che ne inchioda l’andamento a una smaccata indole ostile, rendendo ancora più realistico il risultato finale. Difficile trovare un minimo appiglio di modernità in questi brani, eppure il tutto risulta quanto più attuale possibile, proprio perché sembra di scorgere fuori dal finestrino il panorama desolato di una qualche periferia con i capannoni in vendita, le nuove costruzioni lasciate a metà e i segni evidenti della crisi che ormai ricopre ogni cosa. Ecco, Meco Discordia non ha tempo di darsi un tono, ritoccare i suoni, baloccarsi con qualche pro-tool o strizzare l’occhio all’ultimo gadget tecnologico, perché è il frutto di un gruppo incazzato e rabbioso, non gioca a fare il cattivo ma si diverte a guardare torvo l’ascoltatore, sicuro che chi fa il duro per posa abbasserà lo sguardo e tornerà a fare shopping in centro con i soldi di papà. Più sangue e merda che in un film pulp.
email printMagazine Musica
ROBANERA, Meco Discordia [full album stream]
Creato il 20 novembre 2013 da The New Noise @TheNewNoiseItPotrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
LOSERS PARADE, We All Lost Out
Poco meno di quindici anni fa, dopo la sbornia della new school e dell’hardcore metallizzato, un manipolo di band ha abbracciato anche in Italia un ritorno... Leggere il seguito
Da The New Noise
MUSICA -
MARY BRAIN – Intervista
Proseguiamo con la serie delle interviste alle band che sono state incluse nella compilation UMA 2015: oggi è il turno dei modenesi Mary Brain. iye Intanto... Leggere il seguito
Da Iyezine
MUSICA -
Freedom Hawk – Into Your Mind
I Black Sabbath, il gruppo che insieme ai Led Zeppelin ha influenzato più band che tutti gli altri nomi storici messi assieme, li ritroviamo citati negli... Leggere il seguito
Da Iyezine
MUSICA -
L'album omonimo degli ANABASI ROAD
Gli ANABASI ROAD arrivano all’esordio discografico circa un anno fa, rilasciando il disco omonimo, ma ho incontrato la loro musica solo da pochi giorni. Leggere il seguito
Da Athos Enrile
CULTURA, MUSICA -
Ore 10: lezione di hard rock. Bible Of The Devil di Alberto Bia
Potete individuare un elemento che contraddistingue la vostra musica o un ingrediente magico che la rendeva speciale? STILE, STILE.. è quello che abbiamo, STILE. Leggere il seguito
Da The New Noise
MUSICA -
Saturnine
Le abbiamo scoperte al tempo del debutto e abbiamo scommesso su di loro, non potevamo rinunciare a fare il punto della situazione ora che è uscito il primo albu... Leggere il seguito
Da The New Noise
MUSICA