The Appeal Court discharges the Tuscan designer from the presumed fiscal fraud.
Una sentenza della Corte d’Appello di Firenze ha assolto Roberto Cavalli dal reato di frode fiscale “perché il fatto non sussiste”. Nel 2002 lo stilista toscano era stato accusato di aver utilizzato fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, in relazione a lavori di ristrutturazione

Dopo una prima condanna, inflitta dal Tribunale di Firenze e parzialmente confermata dalla Corte d’Appello del capoluogo toscano, la Corte di Cassazione aveva annullato la decisione nel novembre 2008 rinviando gli atti a un’altra sezione della Corte d’Appello affinché valutasse l’ipotesi del diverso reato di dichiarazione infedele. La Corte fiorentina, accogliendo le richieste formulate dagli avvocati di Cavalli, Alessandro Traversi di Firenze e Paolo Grasso di Milano, ha ritenuto che tale fattispecie di reato non sussistesse.