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Roberto Ciotti: malinconia blues

Creato il 14 gennaio 2014 da Postscriptum

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Resta la chitarra, che ancora diffonde nell’aria le sue note, toccando l’anima nel profondo.

Saper dare una chiave di lettura diversa  al blues, riuscire in un certo senso a reinventarlo, non è cosa facile. Roberto Ciotti sapeva farlo! Colorare il blues con le influenze mediterranee e latin, rileggendolo in una chiave tutta sua, costruire melodie avvolgenti e seducenti, dando un sapore nuovo al genere.

La sua carriera è stata molto intensa e basata tutta sul suo amore per il rock-blues, vantando collaborazioni con molti artisti sia dal mondo della musica (session-man di Francesco De Gregori e di Edoardo Bennato, spesso dal vivo con Chet Baker!!!) che da quello del cinema (sue le colonne sonore di Marrakesh Express e Turnè, entrambi di Gabriele Salvatores).

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Le emozioni si srotolano attraverso le dita che toccano le corde della chitarra, per comunicarci tristezza o passione graffiante, e chissà quali altre sentimenti solo apparentemente celati dietro un sound elegante.

Ricordiamo Roberto Ciotti con un suo classico, No More Blue, tra gli album più famosi: inciso nel 1989, rimane sempre attuale nel suo modo di essere un sincero e onesto lavoro di sincretismo musicale.

Si passa da momenti in cui il sound si fa sensuale, a momenti in cui diventa più intimistico e dolce, più proiettato verso l’interno. Dalle influenze di Randy Newman (Blue Square) alle similitudini Knopfleriane (Hot Club), si raggiungono talvolta momenti di assoluto apice per il white blues europeo.

Un pensiero parte dalla sua testa e si basa sulla ricerca del modo migliore per esprimerlo, anche attraverso un approccio diverso con il mondo blues; toccarne i limiti, andare oltre, senza aver paura di sperimentare. Certo, ovviamente sempre all’interno di un malinconico ambito che Ciotti si era ritagliato.

Il desiderio di libertà si respira, non resta soffocato dentro delle regole, dentro degli schemi mentali, riuscendo a costruire un suono secco, asciutto e ben riconoscibile.

Esprimere il suo istinto in modo diretto e immediato, coinvolgendo anche il pubblico con la sua musica; questa è la grande magia nascosta in tutti i brani di Ciotti. In essi è scritta tutta la sua storia e in essi la sua creatività, così che il suo estro potrà vivere per sempre..


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