Rocco Varacalli, foto di repertorio
Doveva forse accadere. A Torino continua il processo sul un cruento omicidio d’ndrangheta. Rocco Varacalli sembra sia nuovamente nel mirino.
Durante l’udienza da dietro le sbarre si è alzata una voce che avrebbe chiesto al Varacalli: “tutto a posto, stai bene?”.
Saluti dall’apparenza innocenti che però nel quadro possono sembrare delle minacce. Varacalli, riportano le agenzie, ha infatti riferito che durante una pausa del processo in cui stava deponendo, mentre usciva dall’aula con la scorta uno dei detenuti, nello specifico sarebbe stato Rosario Marando, che avrebbe rivolto al Varacalli quelle frasi che in gergo malavitoso sarebbero delle minacce.
Respinta al mittente dall’imputato l’interpretazione di Varacalli “l’ho solo salutato, non ho motivo di minacciarlo” ha replicato Marando.
Il delitto per il quale si sta svolgendo il processo davanti alla corte d’assise di Torino e’ l’omicidio di Roberto Romeo, odontotecnico di origini calabresi ucciso in un agguato a Rivalta di Torino il 30 gennaio 1998, ultimo secondo l’accusa di una serie di omicidi all’interno di una faida tra organizzazioni criminali rivali per il controllo del territorio.