Magazine Italiani nel Mondo

Rodimenti

Creato il 23 settembre 2010 da Eileen
Stamane sul presto, come quasi tutti i giorni prima di andare al lavoro, ho sentito Spencer. Mi sono distratta a parlare con lui e sono pure uscita di casa con un occhio truccato e uno no, stile Arancia Meccanica. Vabbè.
E' proprio vero, sono trasparente come un vetro. Non gli ho detto nulla della storia che stavo vivendo in generale, e ben che meno volevo dirgli di quel che mi è successo venerdì sera. Ma lui ci è arrivato lo stesso.
Ha cominciato con uno ma stai bene? CEeeeerto. Una favola. Mai stata meglio. Tutto perfetto! Mentre mandavo giù le lacrime (e mi si struccava l'unico occhio con la matita probabilemnte). Alla fine mi dice Senti, non c'è bisogno chem i spieghi per telefono, vuoi che sabato venga lì? O domani sera magari così passo qualche giorno e parliamo con calma. Dio no. No no no no e poi no.
No. Gli e l'ho detto. Silenzio. Se chiudevo gli occhi vedevo la sue espressione, tipo uno che all'esame di maturità sta svolgendo la prova di matematica. Aiuto.
Vabbè. Poi ho glissato, parlato del tempo mentre lui ormai rispondeva a monosillabi e sono salita in auto salutando. Respiro. Scampata.
Tempo dieci minuti mi arriva un sms. Se cambi idea non hai da che dirlo, lo sai.
AHHHHHHHHHHHH! Che ansia gesù!!
Poi racconto la cosa a Ash e lei mi dice: "secondo me te lo trovi lo stesso domani sera davanti alla porta di casa che aspetta che tu rientri." CAzzo! Non ci avevo pensato. E conoscendolo può essere.
Rifletto.
Non voglio stare da sola due giorni.
Immagino il silenzio della casa in confronto al caos rumoroso dell'ufficio.
Non voglio. Ma Spencer non è la prima compagnia che cercherei.
Ash, andiamo via due giorni??
Questo week end non posso, viene mia sorella da Houston. Cazzo, quanto odio Houston!
Richiamo SPencer?
Sono qui che mi rodo nel dubbio.
Per ora ho resistito.

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