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ROE: quali implicazioni nella gestione?

Da B2corporate @b2corporate
Il ROE, calcolato quale rapporto tra Risultato netto su Capitale proprio, esprime la redditività complessiva dei mezzi propri, vale a dire quanti euro di utile netto l’impresa ha saputo realizzare per 100 euro di capitale di rischio.
Poiché il valore al numeratore comprende i risultati realizzati nelle diverse aree della gestione, l’indicatore può essere considerato riassuntivo della economicità complessiva, cioè dell’efficienza e dell’efficacia con cui l’alta direzione ha condotto l’intero processo gestionale. Il ROE è, infatti, influenzato dalle scelte compiute nell’ambito della gestione caratteristica, ma anche dalle decisioni relative alla gestione finanziaria, patrimoniale, accessoria e dalle disposizioni fiscali.
In altre parole, il ROE rappresenta, in modo sintetico, l’ammontare delle risorse generate dall’attività dell’impresa e ne approssima il livello di autofinanziamento potenziale raggiungile attraverso la ritenzione degli utili netti; da questo punto di vista esprime il tasso di sviluppo degli investimenti sostenibile senza modificare il coefficiente di indebitamento, eccetto i dividendi o le altre variazioni del capitale proprio. Nello specifico  il ROE dovrà necessariamente essere superiore al tasso “risk free”, altrimenti la gestione non avrà risultati apprezzabili sull’incremento di valore dell’impresa. E’ abbastanza intuitivo che per un investitore non avrebbe senso investire i propri capitali in imprese che producono un rendimento inferiore a quello dei titoli di Stato a media/lunga scadenza. 
Non solo,  è anche opportuno che il ROE sia superiore al costo del capitale proprio, quest’ultimo composto da vari fattori (Risk Free + (Betax sovra rendimento di mercato).
Il ROE è un indicatore sintetico importante in quanto rappresenta un metodo facile e rapido per confrontare aziende e soprattutto valutare l’operato e la capacità di creare valore per gli azionisti da parte del management.Infine il valore del ROE, se elevato, influenza positivamente la capacità dell’impresa di reperire nuove risorse a titolo di capitale proprio, per cui non può che essere considerato positivamente ai fini della nostra analisi.
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