Roma Elezioni Comunali. Chi di Imu ferisce, di Imu perisce!?

La campagna elettorale, che vedrà alle urne 718 comuni, di cui 528 appartenenti a regioni ordinarie e 190 a regioni a statuto speciale, è ormai agli sgoccioli. Si voterà in 21 comuni capoluogo di provincia e a Roma capoluogo di regione e capitale d’Italia. Così domenica 26 e lunedì 27 maggio i romani, mare permettendo, saranno chiamati ad eleggere il loro primo cittadino. Ben 19 i candidati sindaci a Roma e addirittura 40 liste. Insomma, a parte il fatto che nessuna donna è in corsa per il Campidoglio - il che non è cosa poco grave, ma gravissima - poi ci sono davvero tutti! Anche chi fino a ieri bastonava i romani proprietari di prime e seconde case con le aliquote Imu più alte d’Italia e oggi è alla caccia dei voti di quegli stessi “inquilini” al grido di "Basta Imu!" Con questo striscione, infatti, una delegazione di sindaci di centro destra, guidata dal sindaco della capitale Gianni Alemanno ha manifestato davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze per chiedere al Governo di eliminare l'imposta sulla casa. Ma a parte la considerazione - fin troppo provata dai fatti - che in campagna elettorale se ne dicono tante e di “promesse” se ne fanno altrettante, però una volta ottenuto il voto se ne mantengono poche o nessuna, la giunta uscente, guidata da Gianni Alemanno e ricandidato per la seconda volta consecutiva a sindaco di Roma dal centrodestra, nell’occasione si rifà il trucco, mostrando agli elettori il suo profilo migliore e andando a nascondere le buche che devastano strade e marciapiedi, i rumor di “parentopoli“, i continui rimpasti di giunta, la gestione delle vicende legate prima all’esondazione del Tevere e poi alla nevicata che ha collassato per giorni la Capitale, per non parlare, poi, dei disservizi e degli scandali che hanno investito il trasporto pubblico romano già carente di suo. Ma a lasciare il segno sulla pelle dei romani è stara soprattutto la "Batosta dell'Imu" inflitta ai proprietari di prime e seconde case con le aliquote più alte d’Italia. Per non parlare del capitolo riguardante i guai giudiziari del centrodestra romano, perché altrimenti non la finiremo più. L’unica nota positiva per Alemanno e i suoi è che almeno il nemico "numero uno" per la corsa al Campidoglio, Nicola Zingaretti, è già stato “sistemato” alla Pisana! Il candidato sindaco al Campidoglio del centrosinistra è Ignazio Marino, il medico democrat del Pd così poco convinto di potercela fare a queste elezioni che si è tenuto stretto il posto di senatore a Palazzo Madama fino all'altro ieri! Ma il centrodestra romano dovrà vedersela non solo con i rivali di sempre del centrosinistra, ma soprattutto con lo tsunami dei 5Stelle!!! “A Roma Grillo non sfonda, qui non arriva al ballottaggio. Perchè Roma ha bisogno di proposte concrete, non di sparate”. Gianni Alemanno ne è convinto e spiega di non avere “nessuna paura” di Grillo alle prossime consultazioni comunali. “Se davvero pensa di poter governare Roma accetti la sfida - proponeva il sindaco uscente. - Si confronti con me davanti ai romani: su trasparenza e su concretezza non riuscirà mai a darmi lezioni. Non demonizzo Grillo, ma nemmeno lo inseguo. Non temo i suoi toni 'eversivi' e non vedo nemmeno derive autoritarie dietro la sua strategia. Ma temo le sue proposte: bloccano l'occupazione, lo sviluppo, paralizzano l'economia, fanno crescere la recessione”. Se i 5Stelle dovessero arrivare al ballottaggio, per Alemanno sarebbe solo colpa degli errori di centrodestra e centrosinistra: “Le possibilità di Grillo sono legate solo ai nostri difetti, ai nostri limiti: se centrodestra e centrosinistra faranno una campagna elettorale seria, sui contenuti, gli spazi per M5S saranno ridotti”. Il primo cittadino ammette che “in cinque anni sarebbe stato impossibile non commettere errori, l'importante è accorgersene e immaginare soluzioni. - Imu docet!? - Lavorerò sulla scelta delle persone e creerò dei comitati di saggi, di garanti, che verificheranno la qualità di ogni nostra scelta. Tutte, a partire dalle municipalizzate”. Ma i romani - ancora alle prese con le ferite inferte dalla batosta dell’Imu - non dimenticano e meditano la loro vendetta da consumarsi nel segreto dell’urna!