Cuscinetti a sfera, farmaci e giocattoli, tutti rigorosamente falsi. Sono oltre 350mila, per un valore commerciale complessivo superiore ai 3 milioni di euro, gli articoli “taroccati” intercettati dai finanzieri del Comando provinciale di Roma nel corso di tre distinte operazioni presso l’area merci “Cargo City” dell’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino e nel quartiere romano dell’Esquilino.
(marcellomariani.com)
Il blitz ha bloccato un mercato di prodotti “altamente pericolosi”. Il blitz contro gli speculatori dell’industria della contraffazione ha stroncato un vasto traffico internazionale, impedendo l’immissione sul mercato di prodotti “altamente pericolosi”. Undici gli stranieri denunciati. Oltre 3mila cuscinetti a sfera a rulli conici, made in China, destinati all’assemblaggio di motori di auto, aerei, ascensori ed elettrodomestici, erano pronti per essere distribuiti: considerata la bassa qualità, avrebbero verosimilmente provocato improvvisi e prematuri guasti e cedimenti strutturali, mettendo seriamente a repentaglio la sicurezza delle persone. E’ questo l’aspetto più inquietante emerso dalle analisi di laboratorio e dalle perizie tecniche eseguite su alcuni campioni, con la collaborazione della casa produttrice.
I “falsari” avevano pensato bene di utilizzare speciali macchinari in grado di incidere, con l’impiego di sofisticate tecnologie laser, il logo della nota casa svedese “SKF” su cuscinetti vergini generando, in tal modo, copie perfette degli originali per colore, geometrie e confezionamento.
Trovati anche 150mila compresse di farmaci “falsi”, in pericolo l’incolumità dei cittadini. Nella rete delle Fiamme gialle del Gruppo di Fiumicino – che si sono avvalse della collaborazione del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – è finita anche una spedizione costituita da più di 142mila compresse del farmaco “VigRX Plus” ed oltre 8mila bustine idrosolubili “Viamax Power”, repliche perfette degli integratori in commercio, in grado – per foggia e confezionamento – di ingannare anche il farmacista più esperto. “Anche in questo caso – assicurano gli investigatori – la mistificazione della realtà avrebbe funzionato alla perfezione, con pesanti risvolti per la salute degli ignari utilizzatori, trattandosi di composizioni contenenti sostanze pericolose, spesso realizzate senza il minimo rispetto delle norme igieniche”. Le compresse e le bustine, pronte ad essere immesse clandestinamente in commercio, specie on line, avrebbero fruttato profitti da capogiro. Nel rione Esquilino, il I Gruppo Roma ha smantellato infine un traffico di giocattoli pericolosi, gestito da tre imprenditori cinesi, che si servivano di una capillare rete di vendita gestita da tre magrebini. Oltre 200mila giocattoli – non conformi alla normativa sulla sicurezza dei prodotti e marchiati con un falso marchio “CE” – erano stoccati in alcuni bazar nella zona ed in alcuni magazzini limitrofi individuati nel corso delle perquisizioni. (AGI)