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Roma: Marino ha i giorni contati, paga la sua inadeguatezza

Creato il 17 giugno 2015 da Candidonews @Candidonews
Il Sindaco di Roma Ignazio Marino, lascia Palazzo Chigi dopo l'incontro tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi con la delegazione di Sindaci dell'Anci. Roma 20 marzo 2014.

Il Sindaco di Roma Ignazio Marino, lascia Palazzo Chigi dopo l’incontro tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi con la delegazione di Sindaci dell’Anci. Roma 20 marzo 2014.

Renzi abbandona il sindaco di Roma al suo destino. Marino ha i giorni (al massimo le settimane) contati. Ed anche per colpa sua. Ovviamente nulla c’entra Mafia Capitale, dalla quale è del tutto estraneo. Marino è una persona onesta ma non ha saputo governare con capacità e strategia. Ha preso provvedimenti contro tutti i settori della città, dagli automobilisti, con aumento del prezzo delle strisce blu e delle ztl; ai genitori, con l’aumento del prezzo degli asili nido; al settore pubblico, con il salario accessorio (peraltro non causato da lui ma da lui mal gestito); ai pendolari, con il taglio di decine di linee bus periferiche; alla gestione dell’immondizia (sempre non causata da lui ma da Cerroni e sempre da lui mal gestito).

Anche Zingaretti si trova in difficoltà ma ha saputo ben governare, aprendo case della salute, avviando progetti per i giovan, acquistando nuovi treni per le linee ferroviarie regionali e dando comunque l’impressione (perché anche quella è fondamentale) di fare qualcosa per i cittadini.  Il Sindaco di Roma no. Ed ora che è in difficoltà ne paga le conseguenze.

Quel che ha fatto Marino, ovvero tagliare ogni ‘lobby’ presente nella Capitale è cosa buona sia chiaro ma assieme a ciò andava messa in atto anche una strategia del consenso, inevitabile se vuoi fare politica e se pensi che sia giusto quello che fai.  Lui ha fatto tutto il contrario. Oggi è isolato anche perchè non ha il consenso della popolazione in quanto se lo è inimicato con i provvedimenti su mobilità, scuola e trasporti. Non basta essere onesti per essere competenti. E’ la triste realtà.


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