La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Roma, XIII Sez. civile. E' stata esclusa, invece, la responsabilità per mancanza di vigilanza della Sapienza. Secondo il Giudice, infatti, non è possibile sorvegliare ogni angolo dell'Ateneo, nè economicamente conveniente. Scattone e Ferraro sono già stati condannati in via definitiva, nel mese di dicembre del 2003, rispettivamente a 5 anni e 4 mesi di reclusione - per omicidio colposo - e 4 anni e 2 mesi di reclusione - per favoreggiamento -.
Delusione della famiglia e dei difensori - secondo questi ultimi vi sono elementi per fondare la responsabilità dell'Università perchè si era già sparato nell'Ateneo, non si trattava di un episodio isolato -, anche se la madre di Marta ha dichiarato che "sarebbe stato ancora più terribile se i responsabili dell'omicidio non fossero stati condannati a pagare". I genitori di Marta Russo continueranno a portare avanti la sua memoria mediante l'Associazione dedicata a lei.
Roma, 6 maggio 2011 Avv. Daniela Conte
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