Roma: maxirisarcimento per i familiari di Marta Russo, la studentessa uccisa nel 1997

Da Avvdanielaconte
Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro dovranno pagare ai genitori e alla sorella di Marta Russo - la studentessa romana di 22 anni uccisa il 9 maggio 1997 mentre attraversava con un'amica i vialetti della Città universitaria tra gli edifici di Scienze statistiche, Giurisprudenza e Scienze politiche, all'interno dell'Università - la somma di Euro 1.100.000 a titolo di risarcimento danni, oltre alle spese legali. La giovane studentessa, colpita alla testa da un proiettile sparato da una pistola calibro 22, morì il 13 maggio dopo qualche giorno di agonia.
La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Roma, XIII Sez. civile. E' stata esclusa, invece, la responsabilità per mancanza di vigilanza della Sapienza. Secondo il Giudice, infatti, non è possibile sorvegliare ogni angolo dell'Ateneo, nè economicamente conveniente.    Scattone e Ferraro sono già stati condannati in via definitiva, nel mese di dicembre del 2003, rispettivamente a 5 anni e 4 mesi di reclusione - per omicidio colposo - e 4 anni e 2 mesi di reclusione - per favoreggiamento -.
Delusione della famiglia e dei difensori - secondo questi ultimi vi sono elementi per fondare la responsabilità dell'Università perchè si era già sparato nell'Ateneo, non si trattava di un episodio isolato -, anche se la madre di Marta ha dichiarato che "sarebbe stato ancora più terribile se i responsabili dell'omicidio non fossero stati condannati a pagare".    I genitori di Marta Russo continueranno a portare avanti la sua memoria mediante l'Associazione dedicata a lei.
Roma, 6 maggio 2011   Avv. Daniela Conte
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