Roma: più anziani, più disoccupati e più indebitati

Da Andreainsardi @andreainsardi

La crisi economica internazionale sta abbattendo la sua scure anche sui romani. Più disoccupazione, una popolazione più anziana e aumento della domanda creditizia da parte delle famiglie. Questo è  il quadro tracciato dal Rapporto annuale dell’ufficio statistica della Provincia di Roma. Nel 2010 sono 170mila le persone in cerca di lavoro. Un dato in forte aumento rispetto al 2009, quando il livello si attestava intorno alle 149mila unità e rispetto al 2007, quando i disoccupati erano 103mila. Lo scorso anno il tasso di disoccupazione è stato pari al 9,1%, un dato che porta Roma e tutta la provincia al di sopra del livello nazionale, che registra l’8,4%. A risentire maggiormente delle conseguenze dell’aumento della disoccupazione sono soprattutto i giovani, in particolare quelli compresi nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni, per i quali il livello è pari al 30,5%. In particolare sono le donne a essere più colpite (il 31,7 per cento, rispetto al 29,6% degli uomini). Dal rapporto emerge anche che i consumi sono in calo e aumenta la domanda creditizia, anche se cresce il numero delle imprese. Le famiglie ricorrono sempre più spesso ai prestiti. In progressivo e costante aumento è il numero degli abitanti che dalla Capitale  che sceglie di andare a vivere nell’hinterland. All’inizio del 2001 la provincia di Roma è risultata essere la più popolosa d’Italia, con 4.194.068 abitanti. Negli ultimi trent’anni il capoluogo ha perso il 2,8% della popolazione, mentre l’insieme dei Comuni dell’hinterland ha incrementato il numero dei suoi residenti del 67,3%. A Roma e in provincia, in linea con quanto accade in tutta Italia, si sta verificando una progressiva diminuzione della percentuale dei giovani. In particolare a ridursi è la fascia d’età compresa tra i 15 e i 34 anni.

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