Magazine Cultura

Roma: teatro del delitto en plein air

Creato il 31 maggio 2011 da Yourpluscommunication

Roma: teatro del delitto en plein air

E’ un furore cieco quello che sta attraversando Roma in questi mesi. E’ l’escalation delle pallottole, dei gambizzati, dei morti ammazzati a rimbombare tra la capitale e la provincia. Nella città eterna è la regola della polvere da sparo che vige, come 30 anni fa. La cronaca si riempie di morti ammazzati, feriti, zone di spaccio da conquistare, blitz a mano armata. Da mesi scriviamo e leggiamo di corpi che cadono o, nel migliore dei casi, attraversati da proiettili di “pesante” calibro nelle gambe. Anche oggi la musica è quella. Una guerra che, chi dovrebbe vedere, tende a minimizzare.
La cronaca: Due morti e due feriti domenica sera, a Cecchina, vicino a Roma. Scenario: blitz di due killer che, dopo aver urlato qualcosa, sparano a raffica. Cadono 3 uomini, il quarto, forse cercando di scappare, esce nel cortile ma viene colpito. Festeggiava il suo compleanno in una palazzina di campagna adibita a deposito di hashis e marjuana. Pregiudicato e conosciuto negli ambienti della mala romana come un violento, Fabio Giorgi, domiciliato a Guidonia ha precedenti di spaccio.

Roma: teatro del delitto en plein air

Si in questa nuova epopea criminale romana si può morire in un paesino di 7000 abitanti mentre si festeggiano 45 anni. Del secondo morto non si conoscono ancora le generalità. I due feriti sono stati subito trasportati d’urgenza all’ospedale. Saranno loro a svelare l’identità dei due killer? Killer che sgommando hanno “evaso” anche i posti di blocco scattati intorno a Cecchina e nelle strade consolari.
Sempre domenica sera e sempre un pregiudicato in Via Andersen, Primavalle, apre la porta di casa e qualcuno gli spara sulla gamba. La moglie lo soccorre subito e lo porta al San Filippo Neri. Non è in pericolo di vita.
Tuscolano: ieri alle 21.15 davanti a un fast food in Via di Porta Furba, due feriti da arma da fuoco (tra cui un componente del Clan dei Casamonica). L’aggressore era in scooter con casco integrale.

Roma: teatro del delitto en plein air

Cronaca di giorni di follia, che stanno iniziando a scandire quasi la normalità giornaliera capitolina. Ripercorrendo con la mente i fatti che hanno insanguinato Roma il pensiero va ad alcune scene della fiction Romanzo Criminale, serie cult che sta segnando una generazione, non solo di giovanissimi ma anche di criminali e di realtà.

Roma: teatro del delitto en plein air

«Sembra ci sia una riproposizione continua di vecchi schemi che ricordano la famigerata Banda della Magliana in una corsa all’emulazione continua tra fiction e realtà», afferma il magistrato-scrittore Otello Lupacchini.
Non è un caso che nelle intercettazioni del capo di una delle bande che sono state sgominate, lo stesso dica: “pijamose Roma”. Lo spaccio di droga, l’usura, il riciclaggio esistevano anche dieci anni fa ma con meno sangue e meno polvere da sparo. Pallottole oggi usate non più come estrema ratio ma come prima scelta per risolvere i problemi.
«L’emulazione, la mitizzazione, l’eccesso di marketing danno il messaggio che il crimine paga, che il criminale è bello e vincente – continua il magistrato Lupacchini – e questo sta creando una generazione di criminali efferata e violenta, come poche altre volte si era vista a Roma».

Roma: teatro del delitto en plein air

Ma è la prevenzione che preoccupa, visti i risultati. Sembra infatti che per il coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e del Lazio Giancarlo Capaldo sia tutto normale. Lo stesso circa una settimana fa diceva infatti «nessun allarme» ma soltanto «un grande controllo ed una attenzione costante nei confronti della criminalità organizzata da parte della magistratura e delle forze dell’ordine».
Un “niente di preoccupante” seguito subito dopo dal Prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro e dal sindaco Alemanno che affermavano: «le organizzazioni criminali non controllano il territorio della capitale», «situazione sotto controllo».

Roma: teatro del delitto en plein air

Invece nulla è normale in quello che sta succedendo e meno, pare essere sotto controllo. Ripercorrendo la storia è utile ricordare un piccolo aneddoto di ieri che sembra specchiarsi nella situazione di oggi: alla fine degli anni ‘80, durante un’udienza del Prefetto di Roma alla Commissione Antimafia, mentre a Roma erano presenti e conosciuti personaggi come Pippo Calò, Buscetta, Totuccio Contorno ed altri, il solerte funzionario affermava: se la criminalità è una foresta a Roma al più c’è qualche albero. Erano gli anni della Banda della Magliana.
Ci volle la caparbietà del magistrato Lupacchini per riconoscerla e distruggerla. Cambiano le date ma le risposte sbagliate sono simili e questo romanzo criminale non sembra conoscere i titoli di coda ma rivoli di sangue.

Alessandro Ambrosini

Link correlati:
Tra misteri e racket a Cinecittà si gira un film pericoloso. Pacco bomba ferisce una passante
Roma Violenta
L’allarme della Direzione antimafia «Roma città ideale, è in mano ai clan»
Roma:commando assalta furgone
La cattiva suggestione della banda della Magliana seduce ancora
Roma: maxi operazione antidroga. 38 arresti. Sequestri per 5 milioni di euro
Roma: spari in strada, esecuzione fallita
Omicidio di Prati, interrogato e fermato. Vive alla Magliana
Ore 20, a Roma si gambizza.La Banda della Magliana torna a colpire?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :