Roman Polanski è libero e riprende la sua vita!

Roman Polanski é un uomo libero ed ha già lasciato il suo chalet, tra le alpi bernesi, all´interno del quale ha trascorso, monitorato da un braccialetto elettronico, gli ultimi 7 mesi dopo averne passati altri 2 in un carcere nei pressi di Zurigo.

La Svizzera ha annunciato che non estraderà l’artista 76enne negli Stati Uniti dove è ricercato per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne. Il regista franco-polacco, arrestato lo scorso settembre con l´accusa di aver stuprato una 13 enne californiana nel ‘77, è stato rilasciato per ragioni procedurali.

In sostanza le autorità elvetiche dopo il suo arresto, hanno cambiato idea a causa di un vizio di forma  nella domanda di estradizione statunitense, quindi il regista  non può più essere privato della libertà.

La moglie Emmanuelle Seigner dichiara: “È la fine di un incubo durato più di nove mesi. Fremo all’idea di ricominciare a fare dei progetti e a riprendere una normale vita di famiglia, soprattutto per i miei bambini che non meritavano tutte queste sofferenze”.

La decisione di negare l’estradizione è stata presa “dopo intensi accertamenti” che non hanno consentito di escludere con la necessaria certezza la presenza di un vizio nella domanda di estradizione.

Ma c´è di più. Tra i motivi per cui la Svizzera si è improvvisamente irrigidita nei confronti della richiesta di estradizione statunitense figura il rifiuto americano di trasmettere il verbale dell´interrogatorio, avvenuto all´epoca dell´arresto di Polanski.

Stando ai legali del regista,  i 42 giorni che Polanski aveva già trascorso nella sezione psichiatrica di un carcere della California avrebbero coperto l´intera pena detentiva cui sarebbe stato eventualmente condannato. Ovvero una promessa di non rimetterlo in prigione. “Il vizio di forma è grave”, ha detto la Ministra svizzera di Giustizia. “In mancanza del verbale non possiamo escludere che Polanski abbia già scontato la pena”.

Questa vicenda lascia un po’ perplessi,  Polanski adesco’ una modella di appena 13 anni, le fece assumere droghe e alcool ed ebbe una serie di rapporti sessuali, tra cui uno completo.

Per sfuggire a una possibile condanna a 50 anni di carcere per lo stupro di una minorenne, decise di scappare dagli Stati Uniti in Francia dove si ricreo’ una vita familiare – con il matrimonio da cui ha avuto due figli.

Se pensiamo che la stessa la vittima della violenza, Samantha, ora 45enne, aveva chiesto che il caso fosse archiviato perche’ stanca di essere sotto i riflettori per una storia faticosamente superata, possiamo immedesimarci e comprendere quanto dolorosamente le sia costato superare i gravi danni psicologici e sociali legati all’evento traumatico.

Il regista ha rilasciato una dichiarazione esprimendo un «immenso grazie» ha coloro che lo hanno sostenuto in questi mesi, chissà se Samantha  sarà dello stesso avviso…