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Questi signori, sedicenti cattolici, che predicano ogni giorno la non ingerenza dei preti – per es. come me – in questioni politiche, si calano senza salvagente nella mischia politica a sostegno dell’ex sindaco fascista uscente, Gianni Alemanno, uomo nero che già lo nacque. I prelati che ormai hanno metabolizzato lo choc dell’elezione di papa Francesco, ora scorazzano nelle praterie romane perché sono terrorizzati della possibile vittoria di Ignazio Marino, che al 1° turno distanzia il fascista di 12 punti. Ai clericali da strapazzo, vestiti da vescovi e cardinali, nulla importa dell’onestà di Marino, nulla importa della professionalità e della coerenza del politico che si è dimesso da senatore prima delle elezioni, a loro importa Alemanno che ha rubato per due mesi il doppio stipendio.
A loro interessa solo che se vince Marino, entrano in discussione i vantaggi e i privilegi che il fascista ha garantito a preti, frati, suore e Vaticano. Che l’Alemanno si sia distinto per radere al suolo gli accampamenti dei Rom, che abbia fatto politiche disumane contro gli immigrati, che abbia popolato il Campidoglio e le Partecipate di amici, parenti e parenti degli amici e amici dei parenti degli amici dei parenti, poco importa. Corruzione e moralità non interessano a lorsignori!
Interessa che a Roma non si debba parlare di laicità, di coppie di fatto, di registro di fine vita. Non hanno ancora imparato che «i principi» a cui tanto tengono non si difendono con accordi mafiosi, ma solo con la testimonianza della vita e la coerenza tra quello che dicono e quello che vivono. Sì, il vangelo si riferiva a loro, quando Gesù metteva in guardia dai farisei somiglianti ai sepolcri imbiancati. Sono miscredenti che fanno finta di credere in Dio e comunque non credono nella dignità e nella indipendenza della Nazione Italia che per loro resta un feudo, un giardino all’interno dello Stato del Vaticano su cui possono fare e disfare quello che vogliono.
Poiché costoro sono fuori dalla Storia, mi appello ai ROMANI, ai CREDENTI, ai LAICI, perché al 2° turno delle COMUNALI DI ROMA vadano a votare in massa per IGNAZIO MARINO in contrasto con il CLERICALISMO sempre più imperante e degenere, per spezzare questo perverso connubio tra fascisti e clericali che sono la rovina dei nostri giorni. Chi nasce rotondo non può morire quadrato, e quindi costoro saranno sempre fascisti «dentro». Ragione per cui bisogna sconfiggerli politicamente e fargli vedere che i laici e i credenti adulti sono davvero tanti.
Il Fatto Quotidiano è l’unico giornale a riportare la notizia (30-05-2013, p. 10) del raduno alle armi cattoliche di suore e frati e preti e parrocchie per combattare in soccorso di Alemanno, e del rifiuto opposto dal cardinale Vallini a Ignazio Marino che aveva chiesto di essere ricevuto dal vicario del papa. Hanno paura e temono che Marino sia «troppo adulto» per loro che sono abituati a trattare con mafiosi o con comnplici o con uomini e donne infantili.
A che serve che il papa predichi dei poveri, della giustizia, delle periferie e della coerenza e del Dio che accoglie tutti, se poi un qualsiasi vescovetto Fisichella o un cardinaluccio Vallini o uno scaduto Bertone o un tedesco Georg corrono in soccorso di un essere indecente, sindaco fallimentare e indegno come Alemanno?
Segno che costoro vogliono la rivincita su Bergoglio e non potendo affrontarlo direttamente lo struingono ai fianchi, in quello in cui sono più capaci, anzi maestri: il connubio con gli impresentabili, alla faccia della morale, della giustizia e della dignità.
Paolo Farinella, prete