Magazine Diario personale

Romanzo comes back (o no?)

Da Martatraverso
Da qualche giorno sto ripensando al mio romanzo. E' stato uno dei chiodi fissi del mio 2010, avviato grazie all'ennesimo bellissimo progetto di Morgan e Sul Romanzo. Era anche partito un gruppo, che da coppia-a-distanza era diventato trio-a-distanza, e che si è sciolto con la prima neve. Così devono andare le cose. Un romanzo non è come un lavoro: o lo hai dentro o non lo hai, o lo senti o non sai più come andare avanti.
Se dovessi trovare un aggettivo per definire il mio rapporto con la scrittura, sarebbe discontinuo. Cambia come il meteo, da un clima umido e afoso si passa al gelo dell'inverno, per poi lasciare che l'estate faccia ritorno. Il mio amore per il romanzo cambia con le stagioni. Da quando lo sento parte di me a quando lo metto in letargo, per poi farlo uscire quando il clima è propizio.
Non smetto mai di leggere. Ogni tanto smetto di vivere. E lui resta lì paziente, ad aspettare che io mi decida.
Per tenere viva la memoria, questa è la prima metà dell'incipit.

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