Periodo natalizio, Bruno Vespa in vacanza, il suo spazio coperto con un film.
Così mi è capitato di vedere “ROMY”, film biografico su Romy Schneider.
Tutti la ricordano bellissima, naturalmente elegante, solare e interprete da sogno dei film di Sissi, l’imperatrice d’Austria.
Si fatica a credere che una ragazza talmente deliziosa abbia trascorso la sua vita divorata dalla depressione e dall’alcolismo.
I genitori, entrambi attori, presi dalle loro carriere, la affidarono ai nonni.
Dopo il divorzio, il padre, già poco presente, iniziò a farsi sentire sempre più di rado. Le lasciò questo consiglio: “Mettiti l’infanzia in tasca e vai avanti perché questo è tutto quello che hai.”
Peccato che l'infanzia di Romy durò poco. La madre decise di lanciare la figlioletta nel mondo del cinema. In coppia girarono molti film, tra cui la trilogia di Sissi. Sissi è il ruolo che diede soldi e fama a Romy, eppure finì per odiare quella parte e vergognarsi dei film tanto da rifiutare di girarne un quarto.
Arrivò il tempo di un’importante storia d’amore con l’attore Alain Delon, conosciuto sul set de “L’amante pura”. Dopo una lunga relazione sentimentale, Delon la lasciò per un’altra.
Romy si sposò con il regista Harry Meyen. Ebbero un figlio, David, ma il matrimonio naufragò. Gli insuccessi come regista, il divorzio da Romy, e chissà quali altre preoccupazioni condussero Harry Meyen al suicidio.
Secondo matrimonio con Daniel Biasini, seconda figlia, Sarah, e secondo divorzio.
L’abuso d’alcol e fumo, non aiutò la salute di Romy, subì l’espianto di un rene.
Dopo l'intervento pensò di riunire i suoi figli sotto lo stesso tetto e rallentare con il lavoro d’attrice per riposarsi e dedicarsi alla famiglia. Ma le cose precipitarono di male in peggio. Il figlio David nel tentativo di scavalcare un cancello restò infilzato e morì.
Dopo undici mesi perse la vita anche Romy a soli 44 anni. Un infarto o un suicidio? Resta il dubbio.
Questa in sintesi la turbolenta vita di Romy, segnata da troppi abbandoni e dolorose perdite.
“ROMY” è un film molto malinconico. Mi ha messo addosso una tale tristezza…
Forse non è un film biografico perfetto, però ci dà modo di conoscere il vissuto di Romy Schneider, e c’invoglia a riscoprire i suoi film.
Magazine Cinema
Possono interessarti anche questi articoli :
-
I peccatori del deficit fra peste e colera
Eurolandia è ridotta in cenereL'inflazione vien evitata solo al costo di una deflazione radicaledi Robert Kurz Gli Stati si trovano sempre più intrappolati nell... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Nell’editoria che vorrei
È triste dover constatare che ciò che va di moda, ciò che il pubblico cerca e gli editori scelgono di portare sugli scaffali veicola comportamenti da... Leggere il seguito
Da Ceenderella
CULTURA, LIBRI -
Gone Girl – L’amore bugiardo
Ben Affleck, sparita la moglie che non amava più, recita la parte del marito disperato davanti alle tv. Titolo: Gone Girl – L’amore bugiardo Cast: Ben Affleck,... Leggere il seguito
Da Sbruuls
CINEMA, CULTURA -
Master Blaster al Fantafestival
La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Le vergini suicide
di Jeffrey EugenidesTitolo: Le vergini suicide Titolo originale: The Virgin Suicides Autore: Jeffrey Eugenides (Wikipedia) Nazione: USA Anno prima pubblicazione... Leggere il seguito
Da Phoebes
CULTURA, LIBRI -
Lessico famigliare (Ginzburg)
Natalia Ginzburg è una delle tante voci del panorama letterario italiano che vengono quasi ignorate nella trattazione scolastica che, ovviamente, ha parecchi... Leggere il seguito
Da Athenae Noctua
CULTURA