a cura di Ninnj Di Stefano Busà
Rosa Elisa GIANGOIA, insegnante, scrittrice e saggista, ha pubblicato tre romanzi (In compagnia del pensiero, 1994; Fiori di seta, 1998; Il miraggio di Paganini, 2005), un prosimetron (Agiografie floreali, 2004), un saggio di gastronomia letteraria (A convito con Dante, 2006), un’edizione delle Bucoliche di Virgilio con annotazioni in latino (2008), le raccolte di poesie Sequenza di dolore (2010) e La vita restante (2014), il volumetto di riflessioni sulla poesia Appunti di poesia (2011) ed il testo teatrale Margaritae animae ascensio (2014). Per l’Assessorato alla Cultura della Regione Liguria ha realizzato con Laura Guglielmi la collana (10 voll.) Liguria terra di poesia (1996-2001) e per la Provincia di Genova, insieme a Margherita Faustini, i volumi antologici Sguardi su Genova (2005) e Notte di Natale (2005). Con Lucina Margherita Bovio ha curato l’antologia di poesie-preghiere Ti prego (2011). Ha pure curato le antologie di poesie su Genova Tenui bagliori di pitosforo (2012) e sulla Liguria Liguria schegge di poesia (2013) e Tra l’ulivo e la mimosa, il mare (2014); suoi racconti sono compresi nei volumi Il delirio e la speranza (2012), Tra parole e immagini (2013) e Amori dAmare (2014).
E’ vicepresidente del Lyceum club di Genova, fa parte del Direttivo del Centro Culturale Antonio Balletto. Ha fondato l’Associazione culturale “Il gatto certosino” di cui è presidente.
Fa parte della redazione della rivista “SATURA” e collabora a molte altre riviste. Ha vinto diversi premi letterari ed è membro di numerose giurie di concorsi.
A Mino
Certo sarebbe più bello saperti
dietro l’angolo della strada
seduto su una panchina,
ad aspettarmi.
Invece capiti nell’abbaglio
di un lampo di sole
che entra in casa inaspettato
all’improvviso,
forse per tenerti fuori dal tempo,
ad un passo dal niente.
Per questo sei stato:
perché io ti potessi ricordare
ora che appartieni alle profondità
delle memorie mute.
Quando ti penso
vorrei penetrare dove tu che non ti svegli
dormi in silenzio dentro quella notte
che io non conosco ancora.
Di tutto quel che è stato
non rimane neppure il rumore
di un fiume che scorre veloce.
Casa in vendita
Una vena rosata
sta nascosta dentro casa
nella malinconia della polvere,
ospite affettuosa in attesa.
I ricordi opachi di chi l’abitava
invitano ai risvegli
quando i candeggi facevano svanire
le sagome lasciate dalle notti
sulla tela delle lenzuola.
Ora bisogna decidersi
ad uscire dal passato
ed innestare l’albero di mele
ormai troppo legnoso nell’orto
per lontana trascuratezza.
Acquistare è segno di fiducia.
A conforto l’ammiccante
intermittenza delle lucciole
nel giardino troppo buio:
palpitanti di vita
accendono nel prato
la speranza della luce.
In Grecia
In Grecia ho bevuto la fresca acqua
che scorre in lago di memoria,
ho abitato l’azzurro immenso
del cielo e del mare
squarciati dal sole
nell’abisso dell’incanto
degli ulivi di Delfi,
dove la luce diffusa e tagliente
rivela il passato
e ridisegna la storia,
mentre il pensiero fugge
in miraggi d’infinito.
Ho incrociato sguardi
di divinità e di uomini
di pietra e di metallo
vivi nel tempo
della loro assenza;
ho visto l’enigma del sorriso
dei kouroi e delle kore
distendersi nella perfezione
fino a estenuarsi
nella malinconia composta
del congedo dagli affetti
nel concludersi di un arco di storia.
Ma alle Meteore ho incontrato
chi ha cercato
la purezza dello spirito
incarnandosi nell’aridità
della pietra dell’aria della luce:
fuori dal mondo
per convincere e salvare.
Navigando sul Volga
Sulla grande strada fluviale
incontri tutta la Russia,
vecchia e nuova.
Tra passato e futuro
lo scorrere delle acque
trascina la storia.
Il viaggio è lento,
ma inesorabile
tra i quattro punti cardinali
di ogni esistenza vagante:
il cielo l’acqua il sole il vento.
A poppa il tempo trascorso
disegna gorgoglii di schiuma
inghiottiti dall’oblio dell’acqua.
La prua
fende la verginità dell’ignoto.
Mentre il vento eccita
narrandoli sul volto
gl’invisibili approdi venturi,
la storia avanza
in cerca di futuro.
A terra
la vita quotidiana
è scritta sul viso
a quelli che incontri.