Questa mattina, molto presto, mug in mano, invece di continuare a clickare con distacco e chiudere, mi son fermata a leggere questo articolo. Parla di stereotipi affibbiati ai bambini. E’ scritto da un papà. Offre spunti interessanti.
http://fieldnotesfromfatherhood.com/2014/12/03/the-pink-section-what-our-toy-stores-are-telling-our-children/
Quello che so, è che i bambini ad 1 anno prendono decisioni secondo ragioni tutte loro, meravigliose ed inspiegabili al contempo: preferiscono tappi di metallo a dolci pupazzi plasticosi; preferiscono bottigliette di plastica mezze piene a secchielli colorati; preferiscono le confezioni, ai loro contenuti, anche fossero i giochi più alla moda. Aiutiamoli, nella crescita, per quanto possibile a coltivare la propria personalità, a focalizzare le proprie passioni e ad individuare i propri talenti. Mostriamo loro l’arcobaleno completo: sapranno scegliere senza bisogno di corridoi (mono)tematici. No?
PS: il mio colore preferito, da bambina, era il celeste. Perché mia mamma amava e ama tuttora il colore celeste. La nostra amata casa delle vacanze di Natale aveva ed ha tuttora le pareti rivestite di una splendida stoffa celeste carta da zucchero. Tuttora subisco il fascino del celeste, ma da un po’ di tempo ho optato per il verde, questo è noto ai più. :)