Tra gli scrittori aderenti al Manifesto di Napoli sono numerosi e valenti quelli che scrivono in maniera preponderante sull’WEB, vuoi per mezzo di uno o più blogs (o diari elettronici, se preferite), ovvero attraverso un sito vero e proprio.
Si tratta, ci tengo a sottolinearlo, di veri e propri scrittori. Intendo dire, a scanso di equivoci e fraintendimenti, che ci sono dei bloggers che sono degli scrittori capaci, che hanno tutte le qualità per potere aderire ed essere ammessi al Circolo del c.d. “Manifesto di Napoli”, senza con questo voler dire che tutti i bloggers siano necessariamente degli scrittori: alcuni sono aspiranti giornalisti o giornalisti per davvero; altri sono politici, alcuni informatori e divulgatori scientifici eccezionali; molti, la maggior parte, é solo gente che scrive (ma non sono scrittori). Pochi sono quelli che possiedono quelle caratteristiche di profondità di pensiero, capacità di scrittura, chiarezza di stile e sentimento sincero di universalità e fratellanza. Senza queste caratteristiche (che vengono valutate a giudizio insindacabile della redazione non si viene ammessi a far parte del Manifesto).
Un blogger che le possiede per intero (e forse anche di più) é Romala. Scrive di sè di essere nata, per caso, a Benevento l’11 o il 12 maggio 1965 (non si è mai ben capito). Ha vissuto, nell’ordine, 10 anni a Napoli, 10 ad Arma di Taggia e 10 a Londra. A 30 anni si è stabilita a Milano dove vive con sua figlia (Laura); musa ispiratrice e compagna di vita fino a quando lo vorrà. Ragioniera per errore, laureata in Interpretariato Parlamentare, lavora presso un editore medico scientifico. Nutre una passione sfrenata per Scrabble e tutti i giochi di parole (e da là, il desiderio di scrivere e comunicare con le parole “scoperte” e imparate). Abile sfruculiatrice è napoletana d’adozione, ma sannita nel cuore e nell’anima. Blogger da maggio del 2008.
Traggo dal suo blog (http://romala.blog.tiscali.it) la poesia che segue e lì vi rimando per apprezzare la sua verve narrartiva piacevole, simpatica ma ricca di siginificato allo stesso tempo.
La neve cade lentamente e tu già sorridi
Cammini in un deserto bianco che non finisce mai
Ti fermi un pò pensosa, guardi intorno e poi ricordi lui
“I fiocchi di neve“, diceva, “son cristalli sai?”
“E tu come loro sei, purtroppo tu non lo sai..“
Ti fermi poi ti giri indietro e osservi le tue orme
Profonde e solitarie solcano i tratti del cuore tuo
“Saranno cristalli“, dicevi, “ma poi si sciolgono”
“Se il sole li accarezza dolcemente, non esiston più”
E ridendo scappavi via, “Oh, la vita non è teoria“
Ma se lui fosse qui gli diresti
Che ai cristalli di neve ora credi
Preziosi come loro non ce n’è
In fondo è solo acqua che vita da
E se lui fosse qui gli diresti
che la vita può esser teoria
un fiocco solitario sembrerai
ma quello che tu dai è amore sai
La brezza abbraccia le tue guance e tu rabbrividisci
“Se io sono fiocco di neve, tu cosa sarai mai?!“
Guardandoti con aria seria lui ti strinse forte
“Io sono il forte vento che lontano porta la neve
e se un giorno mi cercherai, sarò il vento e ti bacerò
ricordalo, ricordalo..”
La neve cade lentamente e tu già sorridi
Cammini in un deserto bianco che non finisce mai
Ti fermi un pò pensosa guardi intorno e poi ricordi lui
“Io sono il vento forte che lontano porta la neve
E se un giorno mi cercherai, sarò il vento e ti bacerò
Ricordalo, ricordalo, ricordalo..”