Quella da sciroppo
è stata la prima rosa ad arrivare nel mio bosco-giardino, è una centifolia ed è ancora in cerca di nome, il suo colore è intenso così come l’aroma, i suoi petali sono abbondanti e perfetti per dare gusto e colore alla prelibata preparazione culinaria, li mescolo a quelli di R’ centifolia muscosa e di un’altra centifolia di piccola taglia, anch’essa senza nome, ritrovata vicino ad un vecchio casolare abbandonato. Nello stesso periodo sbocciano anche i deliziosi fiori di R. Mme Isaac Pereire e spesso finiscono in pentola con gli altri.
da in alto a sinistra in senso orario:
R. Mme Isaac Pereire, R.centifolia, senza nome, R. centifolia muscosa.
Non tutte le rose sono adatte ad essere trasformate in sciroppo, ma anche in confetture e liquori. Anni fa avevo acquistato una rosa commercializzata come da sciroppo, tale Rosa ‘Bruna’, nessun profumo, poco colore, insomma non certamente idonea.
Rosa centifolia
Rosa centifolia muscosa
Da tradizione, specialmente nelle valli dell’entroterra genovese, vengono utilizzate alcune particolari varietà di rose antiche purtroppo non rifiorenti, Si mescolano assieme per avere raccolto più abbondante i petali di Rosa gallica officinalis, già presente nei giardini dei Greci e dei Romani, a quelli di Rosa centifolia muscosa mutazione molto rustica della R. centifolia contraddistinta – su peduncolo, calice e sepali – da un tessuto muscoso profumato e leggermente appiccicoso al tatto, molto apprezzata in epoca vittoriana, è la classica rosa ‘800 infine quelli di Rosa rugosa, pianta molto resistente adatta ai giardini di montagna, anche se la corolla porta pochi petali, sono molto grandi e profumati.
Se volete conoscere qualcosa di più delle rose da sciroppo, magari acquistarne i petali o la pianta stessa, non lontano da Genova, a Busalla, il 13 e 14 Giugno si svolge la XIII edizione della Festa delle Rose.
Se invece volete acquistarle on-line qui le potete trovare.