Rosetti
Rosetti: “Chiama Mauro!”
Ayroldi: “Mauro, Mauro”.
E mentre Mauro (ipotizziamo il quarto assistente) non risponde, sul Maxi-schermo dello stadio sudafricano passa in differita di pochi secondi il gol in evidente stato di fuorigioco attivo del marcatore argentino Tevez. Cosa fare allora? La norma dice che è vietato mandare in onda il filmato della segnatura e che esso non può influenzare la decisione dell’arbitro che, in questo caso è l’italiano Rosetti, reo di aver dato fiducia a quel nasone di Ayroldi, convalidando quindi il gol, su segnalazione sbagliata del suo assistente. A questo punto non si può più tornare indietro, perché? Beh perché c’è da tutelare il codice, altrimenti una scelta diversa avrebbe rappresentato un precedente storico e avrebbe dato spazio a numerose critiche ugualmente sorte al termine della gara. Sarà contento Blatter e Platini, ma in tempi non sospetti, un curioso giornalista sportivo televisivo italiano dai capelli rossi, un certo Aldo Biscardi, lo aveva detto: “Ci vuole la moviola in campo!” A chi dare ragione?