E’ il segretario comunale di Rovato, un paesino nel bresciano, l’ultimo leghista a suscitare lo sdegno dell’opinione pubblica. Stefano Venturi è già stato scaricato dal partito e il suo profilo è già scomparso da Facebook
Terremoto in Emilia: la regione più produttiva dello stivale subisce un cataclisma tra i più devastanti che memoria d’uomo ricordi. Si spostano le macerie, si piangono le vittime, si esulta per i superstiti, si contano i danni.
Fare umorismo, in certi casi, è davvero fuori luogo. Doveva immaginarselo Stefano Venturi, segretario della locale sezione del Carroccio, quando stamani ha voluto dar sfogo alla sua becera ironia, commentando su Facebook (la pagina è ormai sparita dalla rete) il sisma che ha sconvolto il modenese.
Trentunenne, operaio metalmeccanico, politicamente attivo nella Franciacorta e neoeletto consigliere comunale, non proprio quella che si direbbe una faccia intelligente, e non perde l’occasione per comprovare i legittimi sospetti: ha un’infelice intuizione, quella di commentare ironicamente il terremoto, scrivendo un post su Facebook in cui si scusa per il chiasso, provocato dalla padania (minuscola anche nel messaggio originale, n.d.r.) che tende a staccarsi dal resto d’italia (anch’essa rigorosamente in minuscolo).
Ridicolo, come la foto del suo fac-simile. Inadeguato, come la sua ortografia. Leghista, come altri prima di lui tra i quali il Trota e Borghezio: la peggiore classe dirigente che un partito possa trovarsi in casa.
Persino Enrico Cuccia avrebbe fatto ridere di più. Certo, si potrebbe obiettare che nelle mattinate erano ancora poche le notizie provenienti dai centri colpiti dal sisma e che non c’erano conferme sul numero delle vittime, ma questo non toglie che simili gesti non siano adeguati a chi pretende di rappresentare la cittadinanza cui appartiene. C’è poco da ironizzare, in tempi come questi.
Immediate le reazioni del Carroccio, già a pezzi dopo gli scandali legati alla distrazione dei fondi del finanziamento pubblico, utilizzati per scopi privati dalla famiglia Bossi e da altri membri del cerchio magico leghista.
Il segretario provinciale di Brescia, Fabio Rolfi, ha chiesto ed ottenuto le dimissioni del comico mancato, stigmatizzando il gesto e definendolo contrario alle norme etiche della Lega Nord. Anche il deputato Manuela Del Lago, la donna triumviro, ha scaricato pesantemente Venturi, non esitando a definirlo un imbecille.
Ma non basta: la rete diventa una gogna mediatica insostenibile per una bravata che infligge un' altra sonora batosta alla popolarità dei politici in camicia verde, ormai spesso ricondotti allo stereotipo borgheziano del padano rozzo, razzista, senza cultura e spesso inopportuno.