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Ruby e il Legittimo Rubacuori

Creato il 26 febbraio 2012 da Albertocapece

Ruby e il Legittimo RubacuoriLicia Satirico per il Simplicissimus

All’indomani della conclusione della vicenda Mills, gli avvocati Ghedini e Longo sono già alacremente impegnati a definire la nuova linea difensiva di Silvio Berlusconi nella vicenda Ruby, che vede l’ex premier sotto inchiesta per concussione e prostituzione minorile. La Corte costituzionale ha negato a Berlusconi lo spostamento al Tribunale dei ministri del processo sulle performances della nipote puta(na)tiva di Hosni Mubarak e sulle pressioni esercitate dall’ex premier sulla Questura di Milano per la sua liberazione. Urge quindi trovare nuove soluzioni, pena l’incredibile rischio della condanna.

Ai destini della concussione sta già provvedendo la proposta di legge 4906 presentata alla Camera il 25 gennaio scorso, che ne prevede l’abrogazione. Resta però l’antipatico ostacolo della prostituzione minorile. Questi i possibili scenari, alternativi o cumulativi:
- La difesa dell’imputato chiamerà Mubarak, vivo o morto, a testimoniare. L’ex presidente egiziano ammetterà, con clamoroso colpo di scena, che Ruby è sua nipote. Maurizio Gasparri, a nome del Pdl, manifesterà piena soddisfazione per la gestione di un delicato incidente diplomatico che avrebbe potuto compromettere le relazioni tra Italia e Egitto, attaccando la magistratura milanese.

- Ghedini e Longo proveranno che i festini a casa dell’ex premier erano organizzati a sua insaputa da Tindaro Esposito, nuovo stalliere di Arcore e sosia di Silvio Berlusconi. Claudio Scajola, a nome del Pdl, manifesterà piena soddisfazione per la soluzione di una vicenda incredibile che ha perseguitato un uomo ingenuo e generoso, attaccando la magistratura milanese.

- Le indagini difensive consentiranno agli avvocati di Berlusconi di produrre il vero certificato di nascita di Karima El Mahroug, dimostrando che ha la stessa età di Daniela Santanché. La Santanché, a nome del Pdl, manifesterà piena soddisfazione per la conclusione dell’ennesima persecuzione giudiziaria ai danni di un leader stimato, precisando di essere maggiorenne prima di attaccare con veemenza la magistratura milanese.

- Il ministero della giustizia annuncerà la soppressione del Tribunale di Milano in vista di una più efficiente riorganizzazione degli uffici giudiziari, con conseguente trasloco del dibattimento a Valguarnera Caropepe in provincia di Enna. Angelino Alfano, a nome del Pdl, manifesterà piena soddisfazione per lo spostamento del processo in una sede non viziata da pregiudizi ideologici verso Berlusconi.

- Il delitto di prostituzione minorile sarà drasticamente riformulato, con l’introduzione di soglie di punibilità simili a quelle del falso in bilancio: verrà così accolto l’orientamento politico-criminale per cui il cliente facoltoso non abusa della prostituta, ma se ne prende cura. L’operazione comporterà un drastico abbassamento della prescrizione, subito ribattezzata “prescrizione greve” perché accompagnata da commenti pecorecci su parti anatomiche femminili. Sandro Bondi, a nome del Pdl, manifesterà piena soddisfazione per la riscrittura di reati dotati di precaria offensività, componendo un limerick sulla magistratura milanese.

- Verrà introdotta una speciale causa di giustificazione, nota come Legittimo Adescamento, che esclude la punibilità del cliente che paghi prostitute minorenni al solo fine di non farle prostituire. Fabrizio Cicchitto, a nome del Pdl, manifesterà piena soddisfazione per la conclusione del martirio giudiziario di un filantropo da sempre preoccupato per la disoccupazione giovanile.

Vi sembrano scenari improbabili? Non lo sono. Non, almeno, nella misura in cui la vicenda Mills ha condannato un corrotto ma non il corruttore, subendo l’interferenza continua di leggi ad personam e diventando un caso politico. Nulla di sorprendente se, per analogia, il caso Ruby si trasformasse sotto i nostri occhi in un lenocinio parziale, con prostituta ma senza utilizzatore finale. Intanto, nel silenzio imbarazzante del governo, un Silvio Berlusconi di nuovo pimpante sollecita la riforma della giustizia e si ripropone per un’eventuale candidatura al Quirinale. Il papi all’irto Colle lenoneggiando sale.


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